
Giovedì 12 Gennaio 2017, Teatro Verdi di Padova, Nudi e Crudi di Alan Bennett. Dopo aver letto con interesse e piacere il testo originale (QUI LA RECENSIONE DI The clothes they stood up in),, ho voluto viverlo come spettacolo teatrale.
Nudi e crudi è un testo dove, sul filo di un’ironia mai scontata o volgare, Bennett affronta il tema della relazione uomo-donna. La sua delicatezza nel suggerirci quanto sia difficile amare e soprattutto durare nella passione e nel rispetto, è struggente e profonda…Serena Sinigaglia read more
L’adattamento di Edoardo Erba è buono e la regia di Serena Sinigaglia rispettosa del testo originale. Gli interpreti sono credibili. La grande e simpatica Amelia Monti, con il suo peculiare tocco interpretativo, conferisce alla protagonista Rosemary Ransom l’aria di una svampita-che-la-sa-lunga. Paolo Calabresi, ingessato Mister Ransom alla ricerca di un’accettabile Britishness, rasenta la freddezza, non riuscendo a scaldare più di tanto.
Mi è piaciuto molto Nicola Correnti nei suoi molteplici ruoli, quasi un trasformista surreale e asessuato che rende credibili tutti i personaggi che interpreta, compreso il narratore.
Aggiungono efficacia allo spettacolo la scenografia essenziale e “inquietante” dell’appartamento svuotato, quella altrettanto inquietante dell’appartamento ricostruito nel deposito e la magica scena finale tra le nuvole…
Simpatica l’idea, se è una trovata della regia, degli operai che vanno e vengono per allestire la scena del deposito, quasi un trasloco vero… Voluta? o solo normali manovre tra un atto e l’altro? Propendo per la prima ipotesi.

Nudi e Crudi di Sinigaglia risulta alla fine uno spettacolo piacevole, nonostante una tematica umanamente impegnativa e trasporta lo spettatore in un improbabile mondo londinese, ormai vecchio e lontano, anche se i rimandi al Corner Shop indiano e ai cambiamenti sociali vorrebbero attualizzare in qualche modo la storia.
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