W.Smith-ALLE FONTI DEL NILO-L’eterna lotta tra Verità e Menzogna lungo il corso del grande fiume.

 

alle fonti del Nilo-Smith-The Quest

Alle fonti del Nilo di Wilbur Smith ci racconta l’eterna lotta tra Verità e Menzogna. Entrano in campo  magia, energia, lotta per sopravvivenza e potere, amore e morte, meraviglie della natura, il tutto mescolato nel grande calderone della pseudoscienza. La strega cattiva che aspira al ruolo di  nuova-divinità  farà la fine che meritano tutte le streghe. Il mago buono e virtuoso, seppure tormentato da qualche conflitto interiore,  farà la fine che meritano i buoni.

Ma chi ha veramente ragione? La bellezza della natura, forse. I meravigliosi cavalli Turbine e Brezza di fumo, l’incantesimo  egiziano che permea tutto il racconto e che  oggi  soffre i  rumori  nefasti di un regime che tutti  biasimano, ma tutti corteggiano.

Il mago Taita con un gruppo di valorosi  al seguito riceve mandato dal faraone di  scoprire l’origine delle calamità che stanno distruggendo l’Egitto e di  uccidere i responsabili. Il gruppo si avventura lungo il letto del grande fiume,  per terre e ambienti  super ostili. Nel corso del lungo viaggio i valorosi si scontrano con rospi voraci, mosche tse-tse, zanzare invincibili, cannibali orripilanti. Il climax dell’orrore si raggiunge  con la lotta furiosa e titanica tra la strega Eos e i suoi super poteri, e il  grande mago Taita,  supportato dalla lunare Fenn e dai  fedeli compagni di avventura.  

Evening Nile River Uganda

 

Al termine di un lunghissimo viaggio (centinaia di giorni e di pagine) Il Nilo ritrova la sua baldanza e torna a fecondare le terre e gli animi  degli Egiziani. E la lettrice  ringrazia per essere arrivata indenne all’ultima pagina.

Sono arrivata alla fine si,quasi per una sorta di dovere morale verso la storia e la curiosità di capire fino in fondo perché Vladimiro lo abbia trovato molto bello. Chiusa l’ultima pagina, devo ammettere che questo genere non mi  piace. Troppo fantastico, troppe lotte e battaglie, troppo di tutto. Colgo tuttavia un messaggio di fondo che potrebbe riscattare la sovrabbondanza del racconto, e cioè la consueta morale consolatoria: la Verità vince sempre sulla Menzogna.

 Ma causa cinismo galoppante, trovo questo messaggio poco realistico alla luce  di quanto ci accade intorno. E concludo con alcune domande: vale ancora la pena di continuare a cercare la verità nel mondo? Vale la pena cimentarsi in questa impresa  senza l’intervento di un  mago  che ci accompagni verso  una  fonte salvifica? Si, vale la pena farlo tra le pagine di un libro come questo, se si ama il genere.

Piccoli assaggi

Presentazione “Dopo un interminabile viaggio nelle terre più remote del mondo conosciuto, per il mago Taita e il fedele Meren è tempo di far ritorno in Egitto. La loro amata patria è afflitta da piaghe senza fine: sulle regioni del Nilo, già stremate da lunghi anni senza esondazioni, si è abbattuto il flagello della peste, che non ha risparmiato neppure i figli del faraone Nefer Seti. E mentre i nemici di sempre tramano per mettere le mani sul regno, su di esso piomba una nuova, penosa calamità: il fiume, da sempre fonte di vita e di prosperità, si è ridotto a una catena di pozze fangose del colore del sangue. Uno scenario drammatico in cui, impalpabile come la tela di un ragno velenoso, si diffonde il culto di una nuova, misteriosa dea dagli straordinari poteri. Un culto che sta affondando i suoi artigli nel seno stesso della famiglia reale. Disperato, il faraone chiede a Taita di rimettersi in cammino. Solo il grande stregone, forte dei nuovi poteri ottenuti grazie agli arcani riti custoditi nella lontana Asia, ha qualche speranza di scoprire e sconfiggere la minaccia che si annida alle fonti del Nilo. Ha così inizio un pericoloso viaggio lungo il maestoso letto del fiume, descritto con grande talento narrativo e ineguagliabile ricchezza di dettagli, nel quale alle insidie che minacciano la spedizione si aggiunge la sfida letale del mago con le forze oscure in agguato fuori e anche dentro di sé…” (da “Alle fonti del Nilo: Il ciclo egizio (La Gaja scienza Vol. 849)” di Wilbur Smith, G. Hirzer)

Che cos’è la Fonte? «Quanti anni hai, Eos?» «Un tempo che né tu, né nessun vivente potrebbe calcolare.» «Com’è possibile?» «Hai mai sentito parlare della Fonte?» «È una leggenda che ci è giunta dai tempi antichi.» «Non è leggenda, Taita. La Fonte esiste.» «Di cosa si tratta? Dove si trova?» «È il Fiume Azzurro di tutte le vite, la forza naturale che governa il nostro universo.» «Ma è un fiume o una fonte? E perché ’azzurro’? Sei in grado di spiegarmelo?» «Non esistono parole, neppure in Tenmass, capaci di descrivere adeguatamente la sua potenza e la sua bellezza. Quando saremo diventati una cosa sola, ti ci porterò.”

Manipolazioni genetiche: dai trogloditi ai sapiens “«Sono trogloditi. Discendono da una specie di scimmie arboricole che abita le grandi foreste del Sud. Nel corso di secoli di cattività siamo riusciti, con interventi chirurgici e il ricorso a determinate erbe, ad aumentare la loro intelligenza e aggressività a un livello che le rende molto utili ai nostri scopi. Con tecniche analoghe siamo stati in grado di manipolarle fino a renderle completamente soggette alla volontà di chi le controlla. Naturalmente la loro mente è rozza e primordiale, per cui sono più facilmente malleabili degli uomini. Tuttavia stiamo sperimentando le medesime tecniche su alcuni nostri schiavi e prigionieri, e i risultati sono davvero incoraggianti. Appena diventerai membro della Confraternita avrò il piacere di mostrarteli. »
“Taita rimase sconvolto da quelle rivelazioni. Stanno parlando di realizzare creature che non sono più uomini, ma mostri aberranti, pensò cercando di non lasciar trapelare lo sgomento. Questa gente è funestata dalla malvagità di Eos, il suo veleno ha traviato e corrotto il loro acume.”