Non è facile quest’anno scegliere il  libro dell’anno tra quelli letti. Per farlo ho ripercorso il mio cammino di lettrice anarchica di opere che incrociano la mia esperienza di vita e di conoscenza e i miei desideri, tralasciando i libri,  per quanto belli e interessanti, che lottano per una posizione di rilievo nelle hit parade più quotate.

A dire il vero sono stata spesso  tentata dai “consigli esperti/promozionali”. Forse in un paio di casi ho ceduto e ho apprezzato la lettura, ma nella mia lista dei preferiti 2016 compaiono solo i libri che ho scelto in piena autonomia e libertà e che hanno davvero inciso in modo profondo sulla mia visione del mondo. Tra questi c’è sicuramente  il mio Libro dell’anno

 I preferiti

Leggendo la lista senza ordine e priorità,  e le relative recensioni di Affascinailtuocuore, capirete quanto sia stato difficile scegliere.

Ma forse già da quando ho finito di leggere “quel libro” avevo deciso…

  • L’amica geniale di Elena Ferrante per avermi riportato con maestria, leggerezza e passione agli anni e ai ricordi della mia infanzia meridionale
  • The Crossing di Samar Yazbeck per avermi aperto la strada della conoscenza della “squassata” realtà siriana, dal 2013
  • La Storia di Elsa Morante per il suo sguardo al femminile, dolente, realistico e luminoso su un periodo tragico della nostra storia e della storia di Roma.
  • Una vita violenta di Pier Paolo Pasolini per la poesia tragica con cui le sue storie e i suoi personaggi sono stati costruiti.
  • La paranza dei bambini di Roberto Saviano per il piacere che  si prova ad ogni singola parola di questo  racconto realistico, coraggioso,  quasi romanzo storico.
  • Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij per la magnificenza della caratterizzazione e il gusto narcisistico di aver divorato un classico impareggiabile
  • Maigret e il ministro di George Simenon per il collegamento con l’attualità dei corrotti e corruttori e della loro nefasta influenza sulla società.
  • The ballad of the sad cafè di Carson Mc Cullers per aver risvegliato la mia attrazione per un’America spesso contraddittoria e sgradevole, ma sempre appassionante.
  • Uomini nudi di Gimenez Bartlett per lo shock che mi ha causato
  • Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne, un classico dell’avventura che mi ha trasportato all’interno di un mondo antico vasto e affascinante dove l’uomo riesce ancora ad essere centrale e ”umano”

Alla fine della fiera, il mio Libro dell’anno 2016 è

 

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