Questo romanzo mi ha turbato. Non me l’ aspettavo da un’autrice come Gimenez-Bartlett, di cui non ho letto molto, se non Serpenti in Paradiso con Pedra Delicado investigatrice e Una stanza tutta per gli altri, dagli echi Woolfiani.
Ho scelto Uomini Nudi d’impulso perché è un suo libro e per quel titolo così significativo che ho interpretato subito come un’esplorazione dell’io maschile. Ma, sorpresa tra le sorprese, mi sono ritrovata dentro una storia con uomini nudi che più nudi non si può e che della loro nudità fanno mestiere: sono escort-spogliarellisti! Ho provato un certo fastidio. Anche la Gimenez-Bartlett cavalca l’onda dell’erotismo “strano”? Ma chi si spoglia e perché?
Il professor Javier è stato appena appena licenziato dalle sue datrici di lavoro, suore “benedette e illuminate” che hanno introdotto dei corsi integrativi di Letteratura Spagnola, cibo per l’anima di ricche fanciulle in fiore. Allo scoppiare della crisi, i magici corsi tenuti da Javier vengono considerati superflui orpelli di cui “spogliarsi” senza indugio.
Javier-disoccupato, spinto da Ivàn, conoscenza molto casuale e già del mestiere da lungo tempo, comincia a spogliarsi per danaro, senza troppa convinzione. Abbandonato dalla compagna che non condivide le sue nuove scelte di vita, Javier imbocca un tunnel esistenziale buio e senza fine, sfinito da una lotta estenuante con i condizionamenti di cui è schiavo. Ma spesso si aggrappa a quello che sente il suo vero destino: la letteratura. E dispensa consigli di lettura anche alle sue nuove conoscenze, il rozzo Zar Ivàn e la problematica Irene, confidando nel potere salvifico dei libri.
Faccio mio uno di questi consigli: Delitto e Castigo di Fëdor Dostoevskij. Sì, proprio come fossero ciliegie, un libro tira l’altro. Scarico l’e-book nella versione tradotta da Verdinois e parto. Pensate, un classico che più classico non si può, su supporto digitale! Ma quali pagine ingiallite dal tempo, ma quale carta odorosa di antiche librerie, le parole si rincorrono a velocità guizzante su uno schermo piccolo piccolo, con caratteri grandi, schermata dopo schermata. E come stanno bene insieme, Uomini Nudi e Delitto e Castigo, carta e tablet. Contraddizioni culturali che Gimenez-Bartlett conosce bene…
Ivàn comincia a leggere il romanzone ma, come prevedibile, sembra mollarlo sopraffatto dalle ”elucubrazioni” di Rashkolnikov. Troppo cervellotico questo personaggio per un uomo d’azione come lui.
Eppure Ivàn è una figura tragicamente positiva. La morte della madre esalta tutte le dolorose contraddizioni della sua vita. Per Javier diventa un amico, vive quasi in simbiosi con lui fino all’ultima pagina, fino all’ultimo gesto di “amicizia”.
Che storia, che personaggi, che intreccio di mondi maschili e femminili, per me “insoliti”! Che salti nel buio di anime apparentemente “normali”! Una storia ben costruita nonostante alcune ripetizioni di troppo come le considerazioni di Ivan sulla sua vita, sulle fragilità del prof amico; o l’indugiare ossessivo della quarantenne Irene sulla sua vita fallimentare e sui suoi rapporti irrisolti con il padre morto e con il marito che l’ha mollata per una ragazza di vent’anni più giovane.
Ma tutto serve e, soprattutto non annoia. L’autrice accompagna con lentezza ritmata il lettore verso una conclusione sorprendentemente deflagrante. Insomma, leggi le 440 pagine con voracità, perché questi personaggi valgono proprio la pena di essere “scoperti”.
Un pensiero riguardo “A.Gimenez-Bartlett-UOMINI NUDI. Scomode verità senza veli.”
I commenti sono chiusi.