Oggi è la giornata della Luna, da giorni si susseguono articoli di giornali, documentari, film, talkshow, su quel piedone di Armstrong posato sulla superficie lunare, per la prima volta nella storia conosciuta, il 20 luglio 1969. E alla luna torno con L’equilibrio della lucertola di Giovanni Allevi.
La lucertola, o meglio lo spirito di quella che fu la lucertola di Giovanni, imprigionata e lasciata morire in un barattolo chiuso per puro desiderio di osservazione (o di sadismo infantile non si sa), lo accompagna, lo consiglia, lo spinge a percorrere i sentieri giusti per trovare il suo equilibrio, lì sull’isola Spagnola tutta movida, onde del mare, vento e macchine sulla statale.
“Cos’è l’equilibrio per voi lucertole?” Chiede Giovanni
Risponde la lucertola: “Non accontentarsi…”
Nel rifugio Ispanico, avvolto dal più totale isolamento, e silenzio, il musicista incontra se stesso e la musica per il prossimo concerto, di cui troverà la conclusione solo su un dirupo notturno a picco sul mare dove, illuminato dalla grande, mistica luna bianca, (eccola è arrivata finalmente!) ha cercato l’equilibrio più difficile, quello che lo ha portato persino a scegliere tra la vita e la morte. E proprio come la giovane, leggendaria donna che lo ha ispirato, dopo aver avuto la tentazione di farsi leggero e volare giù dal quella nera roccia, sceglie la vita.
Esausto e incredulo, sdraiato su un fianco in posizione di salvezza, si abbandona al suo corpo e alla magia del luogo. E mentre ringrazia Sorella Luna, sente una melodia, sente le note che aveva cercato a lungo per l’Adagio che chiuderà il concerto per pianoforte.
“Il torpore già mi conquista, la luna mi concede un ultimo bacio e il merletto del mare sfoca il suo tremolio. Sto per sprofondare in un sonno agitato. L’ultimo pensiero è la speranza di non dimenticare queste note, mentre con le dita cerco di toccare per l’ultima volta quella luna bianca”.127
Ora il cercatore di equilibrio può tornare alla rumorosità del quotidiano, alla liturgia del concerto. E come sempre, prima di iniziare, potrà ripetere il suo mantra salvifico
“tutto l’amore del mondo sulle mie dita”
Ed è magicamente equilibrio asimmetrico. Pare di sentirlo ringraziare la sua lucertola:
Grazie Lucertola, ogni volta che suonerò queste note rivivrò gli attimi magici del nostro incontro e del cammino impervio verso la mia musica.
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