Non posso conoscere  le ragioni che spingono le persone a viaggiare. So, tuttavia, che in molti lo fanno, a tutte le età, con convinzione.

London City AirportOttobre 2014, volo British Airways per Venezia, dal City Airport di Londra. Tanti giovani adulti, soprattutto professionisti in viaggio di lavoro.

Tanti Yold, come li chiama mia nipote Vera, mettendo insieme le due parole Young and Old. A dire il vero la bimba colloca in questa categoria tutti gli adulti dai 40 anni ai 60 (persino i suoi genitori!)

Gli Yold sono tutti quelli che riconosci dalle rughe, dalle tempie brizzolate o dai capelli bianchi, dall’andatura  baldanzosa, quasi a voler dimostrare una perdurante giovinezza.

Mantengono nello sguardo la vivacità del desiderio e del bisogno di vivere, viaggiando. Pochi i loro bagagli, leggeri, come se volessero ricordare a se stessi e agli altri che l’unico bagaglio importante da portare con sé è nella loro testa e nel loro cuore,

Negli occhi di questi affascinanti  Yold leggi tutte le loro aspettative su Venezia. La città della favola e della perdita di senso della realtà, tra le calli. Come spesso accade in vacanza o quando si è in preda ad emozioni che ti sollevano dal peso della quotidianità.

pioggia a LondraIgnoro le vere ragioni dei viaggiatori, miei compagni di volo. Mi diverto  ad indovinarle. 

Conosco bene le mie: compleanni di bimbi, abbracci, lacrime di felicità miste a qualche amara goccia di non so che cosa. Lacrime di vita insomma, alimentate dall’ inclemente pioggia londinese.

A casa mia, esausta,  anche io cerco il tempo e il modo per riprendermi, curandomi l’otite e “recollecting my emotions in tranquillity”.