Waterstone_s Cardiff

L’11 Settembre 2001 è una data epocale. Per la prima volta nella loro storia gli Stati Uniti d’America subiscono un attacco di guerra da un’ “entità” straniera, nel cuore del proprio territorio, contro  diversi simboli  della cultura  Americana e Occidentale . 

Le Twin Towers di  Manhattan-New York, sede del  World Trade Center (Centro  del Commercio Mondiale), rappresentano tuttavia   il ” bersaglio” più simbolico e anche quello  che causò il maggior numero di vittime.  Non fu  un  atto di terrorismo tout court,  ma un vero e proprio atto di guerra di Al Qaida contro gli USA. La Storia sta gradualmente dipanando la matassa ingarbugliata dei vari gruppi  o potentati terroristici che fecero parte di quel sistema.

Noi torniamo alla piccola storia. La svolta epocale di quell’atto coinvolse sorpendentemente un gruppo di studenti e professori  italiani del Liceo Linguistico “Pietro Scalcerle” di Padova, che avevano da poco iniziato il loro stage Leonardo (oggi Erasmus +)presso  scuole e aziende dell’area circostante Aberdare e Cardiff.

In quel giorno  particolare eravamo a Cardiff, di fronte alla libreria Waterstone’s,  e stavamo  definendo i dettagli della visita in città. All’improvviso  nella piazza antistante la libreria cominciammo a notare un insolito fermento. Decine di persone  si fermavano a parlare con altre, spesso  perfetti sconosciuti, con lo  sguardo  tra il frastornato e il terrorizzato.  Sicuramente qualcosa di serio era successo per determinare quel tipo di reazioni. Dovevamo informarci. E fu così che venimmo a conoscenza del mis-fatto.

Da quel momento  la nostra giornata si trasformò in una girandola di telefonate, anche in Italia, per saperne di più. Il televisore divenne il nostro  specchio, dal quale non riuscivamo a staccarci. Le immagini della prima torre ferita ci travolsero, poi  mentre ancora stavamo commentando  l’evento e cercando di  capire, ecco  il secondo  aereo  e lo sbricioamento   delle maestose torri…

E i fantasmi bianchi che si aggiravano tra le strade e le rovine  divennero i nostri compagni. Il  periodo trascorse tra impegni e cose da fare, ma eravamo tutti pervasi da una sensazione strana, come di una rottura, di un crollo  di una casa in cui hai abitato, o  quella dei vicini a cui hai fatto visita. Anch’ io, come tanti, ero rimasta affascinata dalla vista  che si godeva da lassù e dal brivido che ti attraversava la schiena salendo dentro un ascensore  che non arrivava mai!

11settembre2001fasci di luce twin tower

Oggi dopo  21 anni , dopo aver assistito alle conseguenze nefaste di quell’atto, sia sulla vita degli americani morti, sui loro familiari, e sul mondo intero  ritrovatosi in una guerra  che non ha risolto i molteplici problemi  all’origine del fatto, ma ne ha provocato tanti  altri anche nei paesi ritenuti culla dei colpevoli, continuiamo a ricordare, a celebrare la ricorrenza, a onorare le vittime dirette e indirette.

La ricorrenza mi riporta a quel dannato momento. Un momento di crescita  per me e soprattutto per i giovani  che accompagnavo, entusiasti  di  vivere un’esperienza che avrebbe permesso loro di mettersi alla prova  nella pratica della lingua Inglese.  Un momento che sfortunatamente coincise con una rottura profonda degli equilibri del  mondo, ma che rimane ben custodito nella memoria di un piccolo gruppo di studenti e professori  italiani  che avevano da poco iniziato il loro stage Leonardo (oggi Erasmus +) in Galles.