La donna senza nome è una storia di donne e di femminismo nel mondo del teatro e della scrittura drammaturgica, a cavallo tra 800 e 900 (Etad de Plata) e i nostri anni 2000. La protagonista è María Lejarraga, maestra elementare, moglie di uno dei più famosi drammaturghi Spagnoli, Gregorio Martinez Sierra. E immensa drammaturga “in incognito”.
Di fatto è la coautrice, e molto più spesso, autrice unica delle opere più famose attribuite al marito. Ma per motivi che la razionalità spesso non riesce a cogliere, il nome di María non compare quasi mai nelle edizioni ufficiali. Maria non vuole firmare le sue opere.
Tra lei e suo marito c’è un accordo intimo che entrambi trovano soddisfacente. Vivono di fatto in simbiosi d’arte e d’amore. Almeno fino a quando non compare sulla scena l’affascinante attrice Catalina Bárcena che mette a soqquadro la vita dei coniugi, il loro sodalizio artistico e di conseguenza le loro finanze.

Noelia la regista
L’altra donna protagonista della storia è Noelia, una regista teatrale che è chiamata a mettere in scena Sortilegio, la prima opera dei coniugi Martinez Serra. Noelia, come una novella Sherlock Holmes, decide di investigare sulla misteriosa vita di María e Gregorio per svelare finalmente la verità sul ruolo della donna nella scrittura delle opere firmate dal marito.
Inizia così un lungo e affascinante viaggio nella Spagna tra 800 e 900 nei fertili anni dell’Etad de Plata, che ci fa incontrare il fior fiore della cultura europea e mondiale dell’epoca. María li conosce tutti! E tutti vogliono conoscere lei! Di questi grandi della letteratura i lettori scoprono sfaccettature interessanti e misteriose. È davvero un viaggio meraviglioso e ricco di imprevisti e di inciampi apparentemente insormontabili che mettono a rischio l’impresa.
Indizi
Arrivano lunghe e proficue chiacchierate su Skype con la professoressa O’Connor che la sa lunga su Lejarraga. È infatti la maggiore studiosa di Sortilegio. E tuttavia Noelia deve andare in scena entro una data precisa, ormai prossima. La ricerca si fa dunque frenetica, incalzante… Riusciranno Noelia e il cast dell’opera a scoprire il segreto di María in tempo per la prima? La fine del viaggio è sorprendente, coinvolgente e molto simbolica!
NarrativaMente
Non sempre l’andirivieni tra passato e presente risulta di facile lettura, eppure in questa storia, più e meglio che in altre, i due tempi si integrano a meraviglia. Spesso c’è quasi una sovrapposizione magica tra Noelia e María, tra attori e personaggi reali della vicenda. Risulta davvero affascinante il dialogo “virtuale” tra Noelia e la scrittrice.
Grande Storia
La Storia entra di prepotenza nella vita di María: la prima guerra mondiale, la giovane Repubblica Spagnola in cui le donne conquistano il diritto al voto e possono divorziare. Una giovane repubblica che la dittatura franchista soffocherà brutalmente di lì a breve. La seconda guerra mondiale, gli stenti, la fame del dopoguerra, la guerra fredda, l’esilio.
A proposito della guerra “Non sapeva se leggere i giornali la spaventava oppure la faceva ridere. Guerra per reprimere la guerra. Ci si poteva immaginare un paradosso più delirante? Per darsi arie da pacifista, vendere acciaio sotto forma di armi…ma che assurdità era quella? Si trattava dell’ultima e più capziosa trovata dell’insensatezza presuntuosa dell’uomo. Una guerra poteva essere fredda? E tutti gli analisti che si riempivano la bocca con la “Terza guerra mondiale”. Ne parlavano in modo sensazionalistico, come se in fondo quella possibilità li emozionasse, ovviamente perché non ne hanno vissuta neanche una di persona…e girò pagina inorridita”p.555
Un po’ di Pirandello
Nelle seicento pagine dense di teatro, assistiamo a un fantasmagorico gioco di specchi tra scrittori, poeti, attori, musicisti, impresari, donne e uomini. Personaggi in cerca di autori, autori in cerca di verità, vendetta e giustizia, registi contemporanei novelli Sherlock Holmes alla ricerca del “nome nascosto”.
Cosa è il teatro donna María? “una delle necessità dell’essere umano…”. La sua memorabile descrizione continua a pagina 572.
Messaggio alle donne

Così María scrive alle sue due nipoti- “ Margarita, Maria Teresa, non smettete mai di studiare. Promettetemelo. Non abbandonate il cammino che abbiamo iniziato insieme a Nizza. Perché, se le cose dovessero mettersi male, quello sarà il vostro unico patrimonio per sopravvivere e essere libere” 546
La fedele Yost di María
Fedele compagna di viaggio e di scrittura, Yost è la macchina da scrivere che María comincerà ad usare quando le sue mani saranno troppo affaticate per continuare a scrivere a mano, con la sua immancabile matita.
Si, viaggiare
A settantacinque anni anni María decide che è ora di riprendere i viaggi. Lascia Nizza e va a New York (1950). Ha una missione troppo importante da compiere: ritrovare e riaffermare pubblicamente la sua identità di scrittrice.
“Si abituò subito alla città. New York le piaceva. Al di là della sua bella buccia che le era così nota attraverso il cinema, la polpa della Grande mela era una sorpresa succosa che non avrebbe mai immaginato.” p.495
Il discorso sulla luna
A Buenos Aires (1969), poco dopo lo sbarco sulla luna, pensando a Saint-Exupéry, al suo Aviatore e al Piccolo Principe si chiedeva: ”E io sarò stata la luna per qualcuno?“
Colonna sonora di una vita
La mujer sin nombre, una sorta di colonna sonora di una vita, si può ascoltare su Spotify. Monfort ha voluto sottolineare i momenti e gli stati d’animo che la stessa María e le persone accanto a lei hanno vissuto grazie alle note di queste composizioni. Pezzi di musica eterni che ti arrivano dritto al cuore. Un ulteriore motivo per immergersi in questa storia.
La copertina

Maria Teresa Léon è un’ esponente di spicco del gruppo di artisti che hanno incrociato la vita di María. È proprio lei la donna riprodotta in copertina da Sofia Bonati. Guardate la foto, non le assomiglia?
Vi presento Maria
Girando l’ultima pagina ho avuto la certezza che il piacere provato a leggere la storia di María Lejarraga mi accompagnerà a lungo. Monfort è riuscita a farmi entrare nel cuore, nella testa, nel corpo e nella YOST della grande drammaturga Spagnola.
Consiglio questa lettura a chi ha voglia di scoprire nuove realtà letterarie, nuove connessioni tra arti e artisti e a chi ha voglia di capire il ruolo delle donne nell’arte e nella società, dalla nascita fino alla vecchiaia. Ieri come oggi il mondo gira in un certo modo…
Qui l’assaggio prima della recensione
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