
Maggio 2018-Questi sono giorni frenetici, di gran fermento Politico-Istituzionale. La radio, la TV, i giornaloni e i giornalini, tutti stanno dando sfogo alle previsioni più cupe, ma soprattutto hanno superato il Maestro Salvini nel gioco “diffondi la paura”.
Io sono fermamente convinta che l’Italia sia un grande paese, ma allo stesso modo penso che il nostro “stivale di lusso” sia zavorrato più di Gulliver nell’isola dei Lillipuziani. Da chi? Da cosa? Ormai è una cantilena rotta…
Bando alle elucubrazioni qualunquiste e populiste, e veniamo a Bennato e alla sua Isola che non c’è. Che c’entra lui con tutto ciò? Questa mattina, per caso (ma non troppo) ho ascoltato in macchina la sua canzone, attentamente, parola per parola, e nota dopo nota mi sono tornate in mente le parole di Imagine di John Lennon, quelle di Blowing in the wind o The Times They Are a-Changing di Bob Dylan.
Mi hanno fatto pensare. Con ironia Bennato descrive l’Utopia, l’isola magica dove non esistono guerre, soldati, cattiveria e violenza. No, non può esistere un posto così, certamente non su questo pianeta abitato da piccoli esseri umani in preda alla follia. Eppure…si può e si deve non lasciare troppo spazio al pessimismo e al catastrofismo.
Ho pensato ai giovani e alla loro capacità di nuotare in mari tempestosi, alla loro energia fisica e mentale e ho deciso di prendere da loro il coraggio di sperare, di credere nel nostro futuro. Di essere “pazza” e non lasciarmi guidare solo dalla ragione…
Con quel pizzico di fatalismo in più che l’età concede ai vecchi, continuerò ad essere attenta a quello che mi circonda, a custodire i valori più belli che mi hanno accompagnato nel percorso di vita e di lavoro per agire quando e come potrò.
L’isola che non c’è
Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta all’isola che non c’èForse questo ti sembrerà strano
Ma la ragione ti ha un po’ preso la mano
Ed ora sei quasi convinto che
Non può esistere un’isola che non c’èE a pensarci, che pazzia
È una favola, è solo fantasia
E chi è saggio, chi è maturo lo sa
Non può esistere nella realtàSon d’accordo con voi, non esiste una terra
Dove non ci son santi né eroi
E se non ci son ladri, se non c’è mai la guerra
Forse è proprio l’ isola che non c’è, che non c’èE non è un’invezione
E neanche un gioco di parole
Se ci credi ti basta, perché
Poi la strada la trovi da teSon d’accordo con voi, niente ladri e gendarmi
Ma che razza di isola è?!
Niente odio e violenza, né soldati né armi
Forse è proprio l’isola che non c’è, che non c’èSeconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Non ti puoi sbagliare, perché
Quella è l’isola che non c’èE ti prendono in giro se continui a cercarla
Ma non darti per vinto, perché
Chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle
Forse è ancora più pazzo di teEdoardo Bennato
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