JOAN MIRÓ-Materialità e Metamorfosi in mostra a Palazzo Zabarella Padova. Quando l’ossessione diventa arte.

La materia, lo strumento

mi impongono la tecnica, un mezzo

per dar vita a una cosa

Joan Mirò”

                  

Mi piace andare per mostre, in compagnia preferibilmente, ma anche da sola.

In una calda giornata di Maggio post-lungo-weekend-di-festa, mi aggiro per le sale di Palazzo Zabarella a Padova, dove è in mostra Joan Mirò.  Materialità e Metamorfosi. Mi aspetto tanto colore e poche forme classiche.

Mi investono invece tanti materiali diversi, tra di loro sovrapposti, intrecciati, incollati, bruciati. Sorprendente!

Sala dopo sala, mi accompagna il silenzio:  rispettoso quello dei pochi  visitatori,   vigile e cortese  quello dei custodi  sull’attenti.

Guardo, leggo e  mi lascio  sorprendere e ammaliare dal mondo delle ossessioni  di Mirò:

“Le icone più citate nelle sue opere sono astri, soli, lune, esseri umani dai grandi occhi sbarrati, figure che ricordano animali, fra cui gatti e uccelli, elementi di origine sessuale, un alfabetario apparentemente indecifrabile. Nel suo lavoro scompare completamente la simmetria, sia nella pittura che nella scultura; nel ginepraio di simboli appare una ricerca del vuoto.” Treccani

 Mi ha colpito un dipinto su tutti Il canto  degli uccelli in Autunnoper il movimento  che le piccole ali-uccelli neri imprimono al disegno, per l’abbinamento tra i due colori che mi  riportano al rapporto  cielo-terra, per l’effetto  globale di armonia.

     

. Mirò-Il Canto degli Uccelli in Autunno 1937
J. Mirò-Il Canto degli Uccelli in Autunno 1937

 Metamorfosi 1936  e  Senza Titolo 1950  mi hanno proiettato nel mondo della creatività infantile e innocente. Mi hanno divertito le Sobreteixim-Sack  1973.  Mi ha fatto sognare Personaggio e stelle nella notte 1965

J.Mirò-Personaggio e stelle nella notte 1965

Verso l’uscita

Nella saletta video, incontro Mirò che gioca con il fuoco, le vernici, le impronte delle scarpe del suo collaboratore sulla tela. Insomma incontro Joan a contatto con la sua ispirazione. 

E concludo  questa giornata calda di Maggio con un grande sorriso di soddisfazione.