
Leggendo la lettera di Carmen e la risposta di Maria Corbi (La Risposta del Cuore-La Stampa ) Non sono tutte belle le mamme del mondo. Quando l’amore è tossico, bisogna darsi alla fuga, mi è tornata alla mente “la confessione speciale” di nostra madre.
Primi anni ’60, in una vivace cittadina del centro Italia, la giovane Vera Maria, già madre di tre splendide figlie, decide di confessare quello che per lei era diventato un peccato pesante come un macigno sul cuore:
” Padre ho tre figlie piccole e una situazione familiare molto impegnativa: lavoro, marito, e una suocera non proprio facile. Non posso avere altri figli. So che da buona cattolica non dovrei fare questi pensieri, ma onestamente non posso.”
Sapete cosa le risponde il bravo sacerdote dopo una lunga predica sprezzante?
“Mi dispiace figliola, ma non posso assolverti, il tuo è un peccato davvero troppo grave”
La giovane madre peccatrice è stravolta, non solo dal peso che si porta sul cuore, ma dall’umiliazione e dal dolore di non vedersi compresa, e soprattutto assolta.
Terminò lì la vita da cattolica praticante di mia madre, che continuò invece la sua vita di donna e madre decidendo per il meglio. Passarono gli anni, fino al giorno fatidico in cui il matrimonio della cugina Giulia determinò la svolta esistenziale di Vera Maria. La cerimonia si tenne all’ Abbazia di Casamari, uno dei più importanti monasteri italiani di architettura gotica cistercense, situata nel comune di Veroli in provincia di Frosinone.

L’atmosfera fu complice di un decisione drastica e sofferta, forse a lungo desiderata: fare una bella chiacchierata con il frate confessore, che di fatto rappresentò un’ illuminante esperienza spirituale e umana, mai provata prima.
Dopo aver ascoltato la drammatica confessione di una madre, egli le disse con voce dolce:
Vera Maria, sei una mamma amorevole, una donna che fa del suo meglio per sostenere la sua famiglia, con il lavoro e la cura. Per questo Dio ti è vicino in ogni momento della tua giornata con amore incondizionato. La Chiesa ti ha tenuto per troppo tempo lontano dal suo cuore. Ora ti assolve e ti chiede perdono per la sofferenza che hai provato in questi lunghi anni di distacco.
Le nozze di Giulia furono un evento indimenticabile per la sposa, per la splendida Abbazia, per gli invitati tutti, ma soprattutto per mia madre che lì visse un’esperienza spirituale unica.
Dopo tanti anni Vera Maria raccontò alle sue figlie quel momento particolare del suo percorso di vita, tra gli inciampi del matrimonio, dell’essere donna, mamma e cattolica. Condivise con noi la gioia di aver incontrato un cuore pensante e un orecchio amorevole nelle vesti di un frate intelligente, tra le mura di una vecchia Abbazia Cistercense.
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