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“Gennaio 1925. Mentre il Duce si assume alla Camera la responsabilità del delitto Matteotti, su una sperduta isola italiana, sede di una Colonia penale per delinquenti comuni e prigionieri politici, viene trovato il cadavere di una camicia nera. A indagare su questa morte, e su quelle che seguiranno, è chiamato un giovane commissario senza illusioni, né fascista né antifascista, un piccolo malinconico eroe involontario. Ha una moglie resa folle dalla tristezza, dalla solitudine e dagli influssi malefici che aleggiano sull’isola. Che sembra intanto sprofondare in una sorta di incantesimo sempre più insondabile, tanto che forse, ormai, allontanarsi è davvero impossibile…” descrizione ibs

Ascolta il vento…

ilmolo_LucarelliIl primo intenso appello sensoriale  del libro  è rivolto  all’ “Orecchio del Lettore”.

La storia,  infatti, sembra scritta per essere letta ad alta voce, con  toni modulati di mistero,   magari dall’autore stesso,  in una delle sue trasmissioni notturne in TV.

L’orchestra dei venti isolani ne è  l’esempio più efficace, anche se  risulta già “sentita” la descrizione dettagliata di tutti i venti/strumenti che “suonano” sull’isola.

DGRossettiLady Lilith

Il Commissario-EccellenzaVostra, che indaga su  alcuni suicidi  anomali e misteriosi, non suscita particolari emozioni.

Ha una moglie bella e fragile, preraffaellita nei suoi colori trasparenti e diafani, rossi e lentigginosi.

Hana non vede l’ora di lasciare la lugubre e diabolica isola  e, in attesa di una partenza che tarda a realizzarsi, cerca rifugio nella ridicola, ossessiva e maschilista canzone alla moda “Ludovico sei dolce come un fico”, estraniandosi  da ciò che la circonda, marito compreso. 

el comisario De Luca
assomiglia al nostro commissario?

Il commissario  si imbatte in cose, eventi e persone che invadono prepotentemente  la sua vita:  il rifugiato politico, dottor Valenza, anatomopatologo in crisi di astinenza da autopsie; Inglesi strampalati dediti a riti dionisiaci; l’ ex prostituta ora moglie rispettabile di un federale inetto e innamorato; Il farmacista padre bigotto e vigliacco; Martina adolescente svagata e inquieta; Cajenna,  prigione tetra e battuta dai venti; strapiombi sul mare nero che accoglie corpi senza vita,  faro  con  telegrafo, telegrafista e taccuini neri , pieni zeppi di segreti, alla fine svelati.

manipolo_LucarelliE poi  c’è Mazzarino, il feroce capomanipolo che ci riporta al periodo in cui la storia si svolge. È brutto, cattivo, manipolatore e violento, insomma, il prototipo del vero miliziano fascista, ovvero del MALE.

isolaangelocadutofilmÈ la storia secondo  Lucarelli. Sono i giorni del delitto Matteotti e della recondita speranza che, ammessa da Mussolini la sua responsabilità nell’omicidio, il Parlamento, il Re e il Popolo si decidano a mettere fine all’avventura fascista. La storia vera ci  dice invece  che andò in tutt’altro modo.

L’isola si fa piovra (animale marino tanto temuto da Valenza…)che fa il suo dovere: inghiotte il Male assoluto (il povero e tragico Mazzarino), aiutando così  il commissario e il suo Senso dello Stato (suo padre ne sarebbe felice!).

Ma l’isola maledetta stritola e inghiotte  anche lui nelle sue spire spegnendolo, insieme alle  lentiggini  di Hana.

A dire il vero, l’isola tenta  di  spegnere anche la voglia del lettore di arrivare fino alla fine del libro. Non ci riesce e tuttavia lascia in lui  un certo senso di insoddisfazione per questa storia nera che più nera non si può.

Un unico  momento di  piacere antico, quasi sonoro, si prova  in quel reiterato  “Raccontano…”(Quinto Giorno:44) che sa di affabulazione magica, misteriosa e molto gotica!

Il FILM (2012)

 Lucarelli“dicono che il film è più bello del libro e mi fa piacere. Dicono che il libro è più bello del film e mi fa piacere uguale…” Carlo Lucarelli.

 

 

  

 

Una recensione particolare: Per I 400 calci il film  è un pasticciaccio brutto di Gaddiana memoria. (sarebbe un complimento, ma in questo caso è solo un prestito linguistico!)