La storia
La narratrice ci accompagna nel mondo privato di Agatha Miller Christie per scoprire insieme il suo processo di maturazione come grande scrittrice. Punto di partenza è la sua infanzia all’interno di una famiglia benestante di Torquay, rinomata località turistica inglese.
La carriera scolastica della piccola Miller, non lascia immaginare un futuro brillante , eppure di brillante Agatha ha certamente l’intelligenza e la personalità. A soli cinque anni impara a leggere seguendo con il dito le singole parole del libro di favole che la tata le racconta ogni sera. La signora Miller reagisce terrorizzata quando viene a sapere che la sua piccolina sa già leggere! Troppo piccola! E poi si sa, una donna non deve necessariamente saper leggere, rischia di diventare impertinente e pericolosa e quindi, di rimanere zitella.
Gigliola Alvisi ci racconta la vita della scrittrice inglese quasi fosse un romanzo. Di fatto le sue vicende sono note, ma in questo libro la realtà viene messa al servizio della narrazione. Ciascun capitolo introduce quegli aspetti della personalità di Agatha che contribuiranno a formarla come persona e come scrittrice di storie poliziesche. Nelle varie fasi della sua crescita emergono infatti indizi utili a capire il come e il perché della sua futura carriera.
Partecipa a questo percorso anche Hercule Poirot che vorrebbe, contestualmente, conoscere le sue vere origini. Di fatto alla fine scopriremo come è nato il suo personaggio letterario, ma non la sua storia personale. Gli interventi di Poirot sono scritti in un linguaggio moooolto (come direbbe la piccola Miller!) peculiare, ricco di francesismi (retaggio degli studi in Francia) e caratterizzato da una calligrafia antica, spesso indecifrabile e costellata di “shhhi”. Insomma, quasi un codice inventato dalla fantasiosa Agatha durante uno dei suoi giochi birichini.
Vuoi giocare con Hercule?
Hercule Poirot, protagonista del primo romanzo/scommessa di Agatha, evidenzia e commenta, passo dopo passo, i dieci indizi nella sua vita di bambina, adolescente e giovane donna, che testimoniano la sua spiccata predisposizione per una brillante carriera di scrittrice.
Riporto in ordine sparso i dieci indizi che l’investigatore belga riassume nel suo ultimo intervento. Qual è l’ordine giusto?
- la conoscenza dei veleni
- sapere che nessuno è al di sopra di ogni sospetto
- l’entusiasmo per i rebus e i misteri
- la passione per i libri e le storie
- la capacità di cogliere e ricordare i particolari
- il tempo vuoto da riempire con l’immaginazione
- la curiosità
- il fascino della paura
- la capacità di immaginare soluzioni ardite
- la libertà di movimento
Un suggerimento prezioso
Cara Daniela,
grazie per questo tuo consiglio di lettura. Mi hai piacevolmente sorpreso quando, durante la riunione del nostro Girolibro, hai tirato fuori un cestino pieno di libri, come fosse un dono natalizio. Dopo un rapido sguardo ai piccoli volumi, ho preso in mano 10 Indizi per Agatha di Gigliola Alvisi.
In una copertina molto accattivante e graficamente efficace le silhouettes di Agatha Christie e Hercule Poirot sono posizionate come in una carta da gioco. L’ho sfogliato alla ricerca di non so cosa, ma il carattere svolazzante e minuscolo degli interventi del fantasioso investigatore belga mi ha scoraggiato.
A quel punto tu sei intervenuta prontamente facendomi notare che quelli erano solo brevi passaggi e mi hai invitato a guardare meglio il libro. Ho accolto il tuo invito e ho trovato l’amato carattere “grande”, più adatto ai miei occhi. Allora ho deciso di leggerlo sicura che sarebbe stata una lettura piacevole.
E così è stato: una lettura decisamente gradevole. La biografia romanzata di Alvisi è scritta in uno stile semplice, scorrevole ed efficace. Apparentemente rivolto ai giovani che vogliono conoscere Agatha Christie sin dalla sua infanzia o che sono curiosi di capire come nasce e si sviluppa un talento letterario come il suo, il libro risulta una lettura “rinfrescante” anche per gli adulti interessati a saperne di più di una donna straordinaria.
Recensione ad alta voce
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