Olimpiadi-Rio-2016-CalendarioDite quello che volete delle Olimpiadi di Rio 2016. Panem et circenses, aspirazioni della “plebe” o della piccola borghesia ottusa, arma di distrazione di massa, spreco di denaro, però, c’è un però grande che in questo Ferragosto “amabile e sereno” mi spinge a parlarne.

E cosa intravedo all’interno della bolla magica delle Olimpiadi? Alcune cose in particolare fanno scorrere il mio tempo d’estate piacevolmente, al ritmo dei giochi: il coraggio, la forza, la determinazione e perché no, la visione politica e sociale delle atlete.

ANCORA IL SOGNO EUROPEOElisa Di Francisca fa il gesto più simbolico e incoraggiante per la “acciaccata” Europa. In un clima in cui si esaltano i nazionalismi, l’emozione per l’inno nazionale- che -nessuno- sa cantare, la potenza evocativa delle bandiere che si innalzano sul podio, la grande campionessa di fioretto mostra orgogliosa e fiduciosa una piccola grande bandiera blu a stelle, a ricordarci che noi Europei abbiamo un’ importante missione comune da portare avanti.

Ines fiorettistaDonne concrete, che sanno dove vogliono arrivare e ci arrivano a dispetto di ogni ostacolo culturale, religioso, politico. La fiorettista Ines Boubraki dedica il suo bronzo

“alle ragazze, a tutte le donne tunisine e arabe, che occupano un ruolo importante nella società”

Simone Manuel USALa nuotatrice statunitense Simone Manuel va controcorrente, verso la vittoria e ci  riporta alla tragica realtà che in questo momento sta scuotendo la comunità afroamericana e tutti gli USA in un turbine di follia:

“I’m black and I can’t swim. Simone Manuel showed America why it must change”

So to understand the significance of what Simone Manuel did Thursday night, when she became the first African American woman to win an individual swimming medal in an Olympics, you have to know the current against which she swam. She hasn’t always liked being singled out as a “black swimmer” because she thinks it has a diminishing connotation, but she realizes how powerful a symbol she now is. Jerry Brewer-Washington Post READ MORE

Simone BilesInarrivabile per potenza, intelligenza e bravura Simone Biles  risponde a tono a tutti i confronti inutili e fuori luogo con mitici atleti maschi.

“Io non sono la prossima Usain Bolt o Michael Phelps. Io sono la prima Simon Biles”.

 

RIO2016

Un pò di sano spirito Italiano lasciatemelo respirare, alla fine. Tania Cagnotto. Cosa aggiungere a tutto quanto già detto? Posso solo accodarmi e, come donna, apprezzare di lei tutte le qualità femminili ed umane che l’hanno portata così in alto.

Ora, pensa alle nozze…  Hai dimostrato cosa sai fare? Bene. Ora torna a “casa”, Tania! Ma non illudetevi, una tale potenza della natura, non lascia “sbiadire” tra quattro mura domestiche il grande patrimonio di esperienza, forza, precisione e bellezza che ha accumulato negli anni!

Ah, a proposito di ruoli. Nulla va aggiunto alle chiacchiere oziose da ombrellone sulla “linea” delle atlete del Tiro con l’arco   Sartori,  Mandia e  Boari e sulla vita da mamma e da atleta e da altro… di Bacosi e Cainero. Tutte hanno dimostrato con i fatti cosa vuol dire  fare sport seriamente.

MHe Zientre una parola la voglio spendere su uno degli eventi più popolari e inaspettati di questi giochi: la proposta di matrimonio alla campionessa He Zi con la medaglia d’argento ancora al collo. Certo che il contesto non era dei più appropriati, ma entrambi  hanno avuto sicuramente una visibilità planetaria! Anche se in quel momento  solo He Zi avrebbe dovuto essere sotto i riflettori per la sua immensa prestazione.

Forse da loro usa così. Mentre ero in vacanza ho assistito, alla medesima scena in una taverna affollata e gioiosa. Non era il parco Olimpico, ma un ristorante allegro che nel suo menù ha aggiunto inconsapevolmente un ingrediente  da soap, con lacrime, brillocco, musica e congratulazioni di tutti gli astanti, Inglesi, Tedeschi, Olandesi, Croati, Francesi…Quasi un’ Olimpiade.

Rachele-Bruni-nuoto-di-fondo-foto-pagina-facebook-fina-abu-dhabi-dpm-800x533-800x533

Con la stratosferica Rachele Bruni, medaglia di bronzo con suspense nel nuoto di fondo, chiudo questa piccola incursione nella bolla Olimpica, con un tuffo nelle acque mosse  e vive, anche se forse un po’ inquinate, dell’Oceano Atlantico, sconfinata metafora di vita.