Sono tante le teorie e le dispute su cosa significhi scrivere poesie. Vorrei proporvi un percorso, forse semplicistico e fuori dai canoni ufficiali delle norme scritte e condivise da grandi poeti e da critici autorevoli.
Liberi pensieri di Franca Fortuna è un percorso di vita e di poesia che nasce da un’esperienza familiare. In un momento di grande difficoltà fisica e psicologica, Franca vede realizzarsi il desiderio antico di vedere le sue poesie, adagiate con amore su decine e decine di fogli sparsi, raccolte in un unica pubblicazione.
Arriva dunque il momento di dare a un legame familiare un valore più intimo. Fa bene ricostruire o consolidare affetti ritenuti scontati, attraverso la condivisione di progetti altri, che vadano oltre i ruoli prestabiliti all’ interno del rapporto tra sorelle.
Con i suoi Liberi pensieri inauguriamo la collana Fortunaimage diretta da Stefania Scamardi. Lascio agli esperti le valutazioni stilistiche, il mio giudizio non può non tenere in considerazione la vita appassionata che ogni verso di queste poesie riflette.
Le poesie sono organizzate in quattro sezioni tematiche:
Perle di natura (I-XVIII);
Uno sguardo sul mondo (XIX-XXXV);
Siparietto Romano (XXXVI-XLI);
Verso il presente (XLII-LX).
Cara Franca, ti voglio ringraziare per le profonde emozioni che le tue poesie mi hanno fatto vivere. Leggerle e organizzarle in questo volumetto magico, mi ha fatto rivivere l’infanzia tenera e appassionata della nostra vita.
Ho trascorso con i tuoi Liberi pensieri intensi minuti di benessere. Goditi dunque la gioia di leggerti e di ritrovarti “riflessa” nello specchio magico dei tuoi versi.
XI. Mare di cemento
T’ ho amato
nei giorni
lontani
della nostra
giovinezza,
su zolle
di terra
fresca,
fra anemoni
e gigli
biancastri.
T’ho amato
su antichi
colli
imbiancati
di candida
neve.
T’ ho amato
nelle bufere
della vita,
con il vento
impazzito,
finché
ci siam
persi di vista,
in un mare
di cemento.
La poetessa
Franca Fortuna nasce ad Avezzano, in Abruzzo. A Roma, dove vive tuttora, inizia la sua lunga e intensa carriera come insegnante elementare. Nelle scuole della Magliana “respira”, attraverso il contatto con i suoi allievi, l’atmosfera bollente dei tormentati anni ’70.
Da sempre, affida alla poesia i suoi liberi pensieri, attraverso ricordi, desideri e riflessioni su una vita vissuta all’insegna di una profonda coerenza intellettuale e di una gioia assoluta nell’ assaporare quello che ogni giorno la vita dona e toglie a chi sa combattere, gioire, soffrire e sperare.
Immagini di Daniel Martin Aranda. Siviglia. Serie “Fiori e cemento 2006”. Le illustrazioni del pittore andaluso riprendono i temi trattati dall’autrice e alcuni tratti della sua personalità.
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