No, non è stata una scossa, ma un’ulteriore manovra depressiva, questa volta fatta non dal governo ma da indefinibili esseri mascherati, mimetizzati, impauriti e resi selvaggi dalla loro stessa rabbia e inciviltà. No, non è stata una scossa, una mossa inattesa e per questo destabilizzante. E’ stata un evoluzione quasi attesa, temuta, prevista. E tira oggi e tira domani ecco il patatrac.

Quante chiacchiere intorno! Abbassiamo il volume, se ci riusciamo e diamo voce solo agli eventi di questi ultimi tempi, mettiamoli insieme, uno dietro l’altro, in successione. L’analisi porta automaticamente a…ieri. Peccato. Un’altra occasione persa e tuttavia non mi sento di assumere il punto di vista di chi dice: La primavera è finita… Torna invece e tornano tutti i frutti di stagione. (In Spagna  i frutti  sono diventati nuove “norme” sulla responsabilità delle banche, per non parlare dell’annuncio di Zapatero…)

Mi colpisce il giudizio negativo di molti sul fatto che questa gran massa di Indignati non siano “organizzati” dai partiti o dai sindacati, che non abbiano il servizio d’ordine, rassicurante, che ha accompagnato sempre le più grandi manifestazioni e che dunque le loro manifestazioni siano più permeabili agli infiltrati violenti…Ancora una volta un richiamo a mettere sotto tutela le novità, le spinte che vengono dal basso. Quando diventeremo tutti “adulti”? Quando riusciremo a mettere un po’ da parte il nostro ruolo “parentale” per lasciar spazio al “bambino”?

No, spero proprio che la primavera non sia finita, ma spero anche che in questo paese e in questo mondo confuso, riusciamo a vivere in modo maturo l’autunno e che l’imminente inverno non ci trovi nudi e poco attrezzati al freddo che arriva.