Die Farbe Blau, titolo originale molto efficace che rimanda a simbolismi più o meno condivisi. In Italiano il titolo viene modificato in L’apprendista Fiammingo per connotare e contestualizzare eventi e protagonisti e, tuttavia, manca l’immediato, essenziale riferimento al colore blu, al suo ruolo nella storia, alle sue valenze simboliche (colore dei re, dell’armonia e così via), nonostante la sottile e veloce pennellata di blu in copertina. Esigenze editoriali e titoli…
Tra realtà e finzione assistiamo ad una serie di eventi intrecciati ad arte da Kastner, che vedono interagire persone realmente vissute con personaggi fictitious in ambienti reali, come Delft e Amsterdam e le sue prigioni, e in situazioni verosimili. Omicidi misteriosi legati al colore blu, follie incontrollabili, amori più o meno leciti, ricatti. Ossessioni e religioni attraversano la vita e le azioni di Cornelius Suythof, di Rembrandt e di sua figlia Cornelia e di tanti altri personaggi che affollano la scena: nobili, mercanti d’arte, maestri di lotta e tanto altro.
Incontriamo un Rembrandt molto “umanizzato”. Nell’immaginario collettivo i grandi artisti vivono come in un “Limbo” che li trasfigura e li “decorporeizza”, sebbene molti tra loro siano ben noti per la loro vita decisamente “corporea”.
Bellissima e significativa la storia dei tanti autoritratti del pittore e il loro destino. Rembrandt è un uomo fragile, disperatamente sofferente per la morte di Titus, l’amato figlio e suscita non più ammirazione e invidia per la sua grandezza, ma una profonda pietà (ma Titus è veramente morto nella storia? Anche questa è una domanda davvero intrigante da tenere presente!)
Le città
Nel Prologo l’antefatto con i protagonisti della storia: luoghi e persone.
“Spalancò la finestra…L’aria mattutina che entrava annunciava una calda giornata di sole… “
E a Delft venne assassinato. da Balthasar Gerard…
Delft
Delft torna, anche le sue ceramiche blu (blu!), in un flash personale e intenso su questa città di ponti, di acqua e di biciclette nere. Un’atmosfera tranquilla e ordinata che contrasta violentemente con lo sfondo che essa offre all’omicidio di Guglielmo d’Orange. Il presente cerca di riscattarsi dalla violenza del passato. Ma il passato è sempre con noi.
Estremismi
In un periodo in cui l’ estremismo islamico è diventato una specie di incubo per il mondo occidentale e la vita delle comunità cristiane si fa sempre più difficile in alcuni paesi non Cristiani, è curioso ritrovarsi tra un gruppo di cattolici perseguitati, guidati da fanatici “faccendieri” e riuniti in una specie di setta segreta nei cunicoli sotterranei comunicanti di una Amsterdam decisamente diversa dalla tollerante metropoli dei nostri giorni. Estremismi di vario genere o forse la maledizione dei Gerardisti che colpisce … Interessanti i richiami storici e religiosi in questa storia dark.
Amsterdam
Amsterdam è sempre fascinosa, anche tra i suoi vicoli bui e maleodoranti e le sue fiamme colorate svettanti verso il cielo buio, durante il tragico incendio di casa Van Riebeeck. E il fascino pervade le botteghe d’arte e la libreria antiquaria…il Rozengracht e la casa di Rembrandt.
Amsterdam da l’impressione di una città ben ordinata, dove la giustizia, talora feroce, funziona. Ne è esempio il personaggio del delegato del pretore Koetzen, un Montalbano Fiammingo, con la sua arguzia, la sua intelligenza e la sua sensibilità.
Le donne
Le donne giovani sono fragili e forti nello stesso tempo. Splendide e colorate di Natura, rossa e rosa e azzurra come i loro occhi o dei colori lucenti dei loro capelli ramati o scuri. Le donne più mature trasudano stanchezza e opacità, talora, per sfortuna delle belle, avarizia e immoralità, come Kat cattiva e depravata maitresse.
Il colore blu
La pittura e il colore blu dominano la storia e diventano lo strumento demoniaco che porta la gente alla follia, fino a compiere azioni riprovevoli: perchè? Come? Avrete modo di scoprirlo se leggete il romanzo. Personaggi credibili e incisivi; trama in alcuni punti un po’ “stiracchiata”, ma nel complesso efficace. Fascinazione speciale crea la presenza del grande Rembrandt che offre l’opportunità di fare un tuffo nell’ arte vera. Lettura molto piacevole.
E alla fine del romanzo Kastner alimenta il mistero ricordandoci che, in fondo, l’International Klein Blue (IKB) di Yves Klein (1928-1962) ci offre più di un aggancio per poter credere alla “maledizione del Blu”
4 pensieri riguardo “J.Kastner-L’APPRENDISTA FIAMMINGO. Nel Blu dipinto di Blu, tra realtà, finzione ed estremismi”
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