“He creates an opening that is unforgettable…McEwan does a superb job of making us believe what seems so unlikely, and that is the book’s great power…” Ian Dalley, (Independent on Sunday)
Ed ecco le prime due righe del libro:
“The beginning is simple to mark. We were in sunlight under a turkey oak, partly protected from a strong, gusty wind…”
“È un’immagine di ammaliante bellezza. L’uomo estrae dalla sacca una bottiglia di champagne. Improvvisamente tutto sembra mutare in una sequenza che scompagina ogni aspettativa. Un inizio travolgente, originale ed emozionante, uno svolgimento meno allettante, ma di certo non banale, con un’impennata finale che ci conduce direttamente verso la tragedia annunciata” A. De Carlo
Storia del libro
Comprato in un vecchio e sovraccarico negozietto di Falmouth, un Oxfam Charity Shop dove trovi di tutto, durante un nostro indimenticabile viaggio in Cornovaglia. Era l’estate del 2007.
Attratta da una bellissima lampada Tiffany (che continuo a rincorrere indecisa tra il mio istinto che mi spinge a comprarla e la razionalità che mi dice “ma dove la metti? Non ti sembra un po’ kitsch? E poi, che cara che è!!!) entro e sul solito polveroso e traballante tavolinetto d’angolo, subito mi attira questo libro, ormai vecchio, con le pagine ingiallite e macchiate, di tè forse, di acqua, non so.
Non posso resistere e lo compro. Mi spinge il ricordo dello strano film che ho rivisto da poco, L’ Amore Fatale, tratto appunto dal romanzo di McEwan, che, pur non entusiasmandomi, mi ha catturato per la sua atmosfera stralunata e quasi surreale e per una certa “suspense psicologica” che gli ha conferito un ritmo lento, ma coinvolgente. Lo compro e comincio, la sera stessa, a leggerlo, non senza qualche riserva.
Un pallone aerostatico travolto da un improvviso colpo di vento plana su un prato verdissimo tra Oxford e Londra. Un uomo anziano cerca di scenderne ma rimane impigliato in una fune e alcuni soccorritori tentano di aiutarlo, uno di essi morirà. La scena è agghiacciante perché imprevista e assurda nella sua realistica successione. Parte da qui questo romanzo di McEwan sull’amore e le sue ossessioni, da una disgrazia che sconvolgerà la mente di Jed Parry, un torvo giovanotto con manie religiose e vittima di una vera patologia erotica. A farne le spese è Joe Rose, divulgatore scientifico, uomo fragile e deluso, una tranquilla convivenza con la bella Clarissa, e che adesso è costretto a mettere in discussione la propria vita. Jed Parry si è follemente innamorato di lui ed è convinto di esserne ricambiato. Con ironia sottile e un gusto della comicità del tutto nuovo, Ian McEwan dipinge questo amore omosessuale assoluto: un’ossessione assurda e grottesca oppure la forma piú pura di devozione e passione? E allora: cos’è l’amore? Esiste un amore che non sia estremo e che sia autentico? IBS
The beginning was really hard, I don’t know why, but page after page, following the slow rhythm of Joe’s stream of consciousness, McEwan gripped me ‘till the end of the story.The book proved to be definitely “surprisingly beautiful and involving!
Non è una storia a lieto fine o a sorpresa, ma una storia aperta a tante possibilità, una storia dell’anima e della vita, dove tutto può succedere nello spazio di in un battito d’ali.
Sono molto felice di averlo letto, al di là del pregiudizio iniziale nato dal film di Roger Mitchell (2004).
2 pensieri riguardo “I.McEwan-ENDURING LOVE. Tu sai cosa voglio…Storia di un’ossessione”
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