Itinerari d’Inghilterra-Leicester. EXPERIENCE THE LEGEND OF KING RICHARD III rediscovered. So much to learn…
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Aprile 2018. Patty ed io ci concediamo una tregua dagli impegni familiari, un momento di condivisione tutto per noi, tra mamma e figlia. Decidiamo di esplorare il mito di Riccardo III Plantageneto-Duca di York. E ci avviamo verso i luoghi in cui questo mito viene rappresentato e vissuto.
Quello che impressiona della mostra sul ritrovamento delle spoglie del Re Bianco,Richard III Dynasty Death and Discovery, è l’alone di mistero e leggenda che circonda la vita e la morte di questo sovrano, sapientemente riprodotto nell’ allestimento di chiara ispirazione didattica. Infatti i curatori hanno voluto farne un progetto “interdisciplinare” di grandissimo interesse.
Entriamo nel Visitor Centre, compriamo il biglietto, diamo uno sguardo veloce al Gift Shop pensando
“prima di uscire compriamo qualche ricordo, tanto bisogna comunque ripassare da qui”
Ed eccoci subito nella Sala del Trono, con le due rose (York and Lancaster) in bella vista sul sedile. Sullo sfondo, come nella più classica struttura del teatro di corte Elisabettiano, appaiono due porte ad arco che danno sulla scena in cui si stagliano come magici ologrammi, i protagonisti delle vicende che coinvolgono Riccardo. E ti guardano dritto negli occhi cercando la tua attenzione, un’illusione ottica davvero inquietante! L’atmosfera drammatica e surreale lascia intuire tutte le potenzialità della tecnologia utilizzata nell’allestimento della mostra. Proseguiamo il viaggio di scoperta dell’uomo, del Re, delle sue vicende familiari e storiche, tra percorsi cartacei e digitali.
Al piano superiore si apre un laboratorio di Cinema, Teatro, Scienza, Storia, Antropologia, Archeologia, Medicina e Arte. Sembra quasi un’unità di investigazione stile CSI, con tanto di investigatori, strumenti e testimoni. Immerse in questa magia che ha del miracoloso, ci lasciamo affascinare dall’ immagine moderna e convincente di Richard e del suo tempo.
Si torna giù e ci si trova nell’ala della vecchia Abbazia Francescana dei Greyfriars, dove lo scheletro è stato rinvenuto. Un giovane volontario racconta con autentico entusiasmo tutto il percorso e si intrattiene con i visitatori, pronto a rispondere alle loro domande. Il pavimento è di cristallo e sotto si vede la trincea e la tomba, dove giochi sapienti di proiezione luminosa delineano lo scheletro di Richard.
La Dissolution of Monasteriesdi Enrico VIII chiuse per sempre il sipario sulla tomba regale. La leggenda narra che il Re Bianco sia stato sepolto in questo luogo frettolosamente e di nascosto, forse per non lasciare la salma in balia degli oppositori o forse perché non riconosciuto, o altro… Che storia! Pensare che è stato per secoli sotto le rovine di un’abbazia, su cui è stato costruito un anonimo parcheggio del centro città!
E il mistero intorno al re deforme, dal grande carisma Shakespeariano, cresce nei secoli. E il mistero, si sa, alimenta il mito. Una sezione della mostra ripercorre le varie “anime” del re attraverso il cinema e il teatro. Rimane indelebile ilRiccardo IIIdi William Shakespeare nell’interpretazione di Lawrence Olivier che incarna alla perfezione i tratti peculiari del “cattivo”.
Riccardo III Plantageneto Duca di York, sfida ancora oggi l’immaginario collettivo: chi lo vuole eroe audace e indomabile, chi vigliacco assassino di piccoli indifesi, chi padre della patria nobile e insostituibile.
Leicester gli restituisce il posto d’onore che gli spetta: la Cattedrale. Gli inglesi lo hanno accolto finalmente tra di loro e ne hanno fatto un “pilastro” della rinascita culturale di Leicester e del suo turismo.
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