Una serata magnifica quella trascorsa dai coniugi Ransom al Royal Opera House (Covent Garden) ad ascoltare l’amato Mozart di Così fan tutte.
Maurice, è in estasi. È lui il vero appassionato. La sua musica, la sua routine, i suoi dischi, la sua cuffia, il suo impianto stereo, sono arredi imprescindibili della sua casa.
Mrs Ransom si adegua, docilmente e con convinzione. Da buona moglie. Dopo l’estasi si torna a casa, al nido confortevole e protettivo. Una sorta di dorata prigione in cui tutto il mondo fuori non può entrare. Solo Mozart è ammesso nelle sacre mura.
La chiave entra nella toppa, la porta si apre, il corpo e la mente dei Ransom si predispongono al rilassamento totale, quando uno shock spaventoso li sconvolge: il loro bell’appartamento è stato totalmente svuotato di ogni minimo arredo, di ogni minimo, più o meno insignificante, oggetto. Il vuoto abissale li circonda.
Cosa è successo? Un bel furto con scasso e destrezza. L’evento segna l’inizio di una vera e propria rivoluzione nel piccolo mondo borghese della coppia che, gioco forza, si trova costretta a confrontarsi con il mondo delle assicurazioni, della polizia, dei corner shop indiani sempre snobbati, insomma il mondo dei comuni mortali.
È previsto anche un sostegno psicologico in questi casi. Se ne occupa la polizia. Ms Brenda Briscoe (Dusty per gli amici), è la professionista della cura dell’anima che mette a fuoco immediatamente il problema di Maurice e Rosemary. Nella bufera del dopo “furto” sembrano emergere verità nascoste nella vita di coppia.
“Is burglary the real problem here?” – “Victims singled themselves out; be it burglary, mugging or road accidents, these mishaps were simply the means by which inadequate people came to her notice.”
Chi dei due coniugi reagirà meglio allo tsunami?
Tutto da scoprire. La storia è raccontata (magnifico leggerlo in Inglese!) a tratti con leggerezza, a tratti con amara ironia. Un finale a sorpresa può procurare una certa fatica psicologica, soprattutto se i lettori stanno vivendo un lungo e benedetto matrimonio, tranquillo e confortante come la acque placide di un lago. In superficie.
“at the end of the day, love, marriage is about choices and to get something out of it you have to put something in.”
La commedia. Felici casualità
Ho voglia di teatro e allora cerco in rete il programma della stagione del Teatro Verdi di Padova. Indovinate quale rappresentazione è prevista per Gennaio 2017? Nudi e crudi di Bennett, regia di Serena Sinigaglia, con Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi.
Ho tempo per metabolizzare l’effetto della lettura e decidere di vivere anche a teatro questa storia molto particolare…
E viene il momento anche per il teatro qui la recensione della commedia
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[…] Alan Bennett. Dopo aver letto con interesse e piacere il testo originale (QUI LA RECENSIONE DI The clothes they stood up in),, ho voluto viverlo come spettacolo […]
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