Mi arriva da amici di Facebook e lo condivido volentieri. La verità fa molto male, ma non abbastanza ai destinatari effettivi di questo tragico racconto di Storia vera.

“Carissimi africani, come va? Qui è l’Europa che vi parla! Da Bruxelles, avete presente? Pensate che proprio da qui giusto un secolo e mezzo fa ci si divertiva a farvi lavorare gratis nelle piantagioni e nelle miniere per la maggior ricchezza di re Leopolodo, però dai, ragazzi, noi ci si conosceva già da parecchio prima: quando tutti insieme – inglesi, olandesi, portoghesi, spagnoli etc – abbiamo messo in catene 12 milioni di voi per venderli in America, e anche lì è stato un bel business. D’accordo, un paio di milioni ci sono rimasti durante la navigazione, ma pazienza: su quel lucrosissimo commercio triangolare abbiamo costruito la nostra rivoluzione industriale, quella che voi non avete avuto. Poi però portarvi di là in catene non ci bastava più e allora abbiamo pensato di prendere direttamente le vostre terre, perché abbiamo scoperto che erano piene di roba che ci poteva essere utile. I francesi hanno iniziato da nord e gli inglesi da sud, un po’ di stragi a schioppettate ed è diventato tutto roba nostra. Anche i belgi, si diceva, si sono dati da fare, pensate che a un certo punto il loro impero era composto al 98 per cento di terre africane. Poi si sono mossi i tedeschi…continua a leggere l’articolo di Alessandro Giglioli