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“Dal 26 al 31 ottobre 2015 prenderà il via la seconda edizione di Libriamoci: giornate di lettura nelle scuole, promossa dal Centro per il libro e la Lettura (MiBACT) e dalla Direzione generale per lo studente (MIUR).Si ripete anche nel 2015 quest’iniziativa che vuole avvicinare alla lettura il mondo della scuola, da quella dell’infanzia alle secondarie; scrittori, scienziati, autori, uomini politici, sportivi, giornalisti, artisti, personaggi della cultura e dello spettacolo così come le famiglie e la gente comune potranno entrare nelle aule scolastiche per leggere ad alta voce i libri che più li hanno appassionati.

Libriamoci non è un’iniziativa a schema fisso. Gli insegnanti e gli stessi studenti sono invitati a dare spazio alla fantasia, immaginando percorsi di lettura creativi: sfide e maratone di lettura tra le classi, interpretazione di opere teatrali registrate e condivise sui social,  esperienze di vita vissuta raccontate dai protagonisti, visite in biblioteca, in libreria o in circoli di lettura dove chi ama e frequenta i libri potrà trasmettere ai ragazzi la sua passione.

Tutto questo e molto altro ancora è Libriamoci , un evento di partecipazione alla lettura senza steccati, dove ognuno sarà protagonista con le proprie conoscenze, la propria passione, la propria storia di vita.”

Il progetto di Libriamoci vuole incoraggiare gli studenti a leggere e a prendere confidenza con la propria voce e il proprio corpo come strumenti di “narrazione” di storie e personaggi.

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 Un esperienza personale

L’iniziativa ha un che di antico, di infanzia. La maestra Lucia e alcune sue colleghe della scuola elementare G. Mazzini di Avezzano organizzano una gara di lettura ad alta voce tra gli alunni di tutte le terze.

Partecipo con emozione e leggo davanti alla commissione un testo in cui si parla di una venditrice di frutta che invita i passanti ad avvicinarsi al suo banco, decantando ad alta voce la bontà e la bellezza dei suoi prodotti. Ricordo ancora la mia immedesimazione nel ruolo e la mia voce che urla:

“albicocche, albicocche dolci!”.

Passo la selezione e vinco un premio! La cerimonia di premiazione è pubblica. Mamme, papà e amici partecipano festosi. Il premio consiste in un diploma, una piccola cassaforte della Cassa di Risparmio dell’Aquila e  un libretto di risparmio con mille lire (piccoli risparmiatori e clienti crescono…). Era il 1959, il premio era davvero consistente e i miei genitori molto, molto contenti. In quell’occasione ho preso un impegno per la vita: con la mia maestra, la mia scuola, me stessa e…la lettura che da allora è diventata una delle mie attività preferite.

Dunque iniziative come quella di Libriamoci sono da incoraggiare e sostenere. Il seme va piantato quando le condizioni per la crescita sono più favorevoli e curato con amore e intelligenza, finché non arriva a maturazione.