L’incipit catapulta efficacemente il lettore in medias res con voce limpida e forte che, con un sussulto, ti obbliga a prestare attenzione a quel che segue:
“Ehi! Dico a lei!” Maigret si girò, come a scuola, per vedere chi stessero chiamando. “Sì, proprio lei, laggiù…”
La storia richiama i legal thriller alla Perry Mason, dove il processo diventa centrale nello sviluppo e nella comprensione degli eventi. Lunghi interrogatori, coroner stizzosi, attorney sornioni proiettati verso l’arringa finale vincente, giuria colorata fatta di personaggi-steretipo americano. Indiani, “Negri”, vecchie signore, giovani emozionati. Un po’ fastidioso l’atteggiamento di Simenon-Maigret verso “la tribù della Negra che allatta”… A proposito, ancora uno stereotipo introdotto da Simenon, quando descrive il testimone Italiano, Angelino Pozzi: gesticola e da l’impressione di un traffichino preoccupato, pur non avendo avuto alcun ruolo negativo nella storia.
S
toria di confine e confini, tra Messico e Arizona…I cinque imputati sono giovani militari dell’ Air Force, frustrati e sempre pronti a vivere esperienze al limite dell’accettabilità. L’analisi dei loro comportamenti durante il processo, attraverso le mille domande apparentemente inconcludenti del coroner e dell’ attorney, svela tutte le ipocrisie della profonda provincia americana, legate all’amore, al sesso e al matrimonio. La povera Bessy, la vittima, è una giovane divorziata minorenne e l’emblema della donna “fallita”, marchiata e destinata a fare la fine che ha fatto…Maigret, in viaggio studio, non può fare a meno di partecipare, mettendo in atto una tecnica a lui ben nota: osservare, ascoltare, collegare…
Divertente è il confronto tra i due sistemi di polizia e di investigazione. Sembrano due mondi agli antipodi che, alla fine, ottengono lo stesso risultato. Maigret, Il commissario vs O’Rourke, il vicesceriffo. Quanti vicesceriffi! Tanti quanti sono gli ispettori francesi o italiani.
In America si beve, si beve e si beve: nei club, nei bar, nelle bettole, seduti ai lunghi banconi stile Hopper. “Have a drink” e manata ha scoperto la formula della “felicità”: sbronza libera da postumi devastanti…
The American way of Life, da una parte stupisce e affascina Maigret, dall’altra gli suggerisce delle considerazioni amare su quanto sia realmente soddisfacente quel modo di vivere così apparentemente “comodo” e ricco di benessere. Durante il volo verso Los Angeles, ne parla con la moglie, scribacchiando qualche appunto sul suo taccuino:
“Mia cara signora Maigret,
è davvero un viaggio magnifico e i colleghi di qui sono molto gentili con me. Credo che gli americani siano gentili con tutti. Descriverti il paese è piuttosto difficile, ti dico solo che da dieci giorni non porto la giacca e ho una cintura da cow-boy attorno alla pancia…”
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.