Matteo Capurso, via Facebook, ci offre un interessante spunto di riflessione (vedi Internazionale , settimanale che pubblica in italiano una selezione di articoli comparsi sulla stampa straniera, ) che oggi troviamo anche dal quotidiano La Stampa.
È in uscita il libro No easy day: the first hand account of the mission that killed Osama bin Laden, di un tal Mark Owen (ovviamente uno pseudonimo) che ha partecipato alle operazioni di cattura del ricercatissimo Numero 1 del terrorismo contemporaneo.
L’articolo book will describe raid that killed Bin Laden, di Julie Bosman, scritto per The New York Times, sottolinea l’importanza mediatica di questa pubblicazione, gestita in modo sapiente, perchè prevista per l’11 Settembre, data che evoca paure fatali e perchè irrompe nel bel mezzo di una campagna elettorale con tutta la carica “dirompente” che si porta dietro. Ricordate la fotografia di un Obama “stravolto” di fronte al video che riproduceva le fasi dell’azione dei Navy Seals? è il seppellimento in mare della salma? Cerimonia al limite della farsa…
Il libro non è comunque il solo a trattare questo argomento. Ne sono stati scritti altri, ma questo di Owen è programmato ad orologeria, per provocare un impatto che non può non “toccare” la campagna per le elezioni del presidente USA.
Politiche editoriali e Politica, ineluttabilmente, si incontrano…specialmente in campagna elettorale.
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