Elinor Carlisle, affascinante donna dell’alta borghesia Inglese, viene accusata di aver avvelenato Mary Gerrard, giovane e bella ragazza protetta della sua ricca zia.
Gli indizi sono molti e tutti contro Elinor. Non vuole dividere la sua eredità e il suo uomo con altre persone, si trova sempre al posto giusto nel momento giusto…La sua condanna sembra scontata, ma arriva Poirot che con la sua arcinota tecnica investigativa riesce a dipanare la matassa…
Piccoli particolari che Poirot soltanto sa cogliere e raggruppare in una trama coerente. La sua presenza in questa storia è ancor più discreta che in altre. Quasi evanescente, come se non “servisse” e invece… . Le possibilità che intravvede sono molteplici e lui decide di battere anche quelle più nascoste e impervie. Tutte, comunque, conducono, in qualche modo alla “Verità”.
Emergono tra le righe anche interessanti spunti di riflessione. Colpisce ad esempio il riferimento chiaro all’ “eutanasia” o meglio, al diritto che una persona deve avere di decidere del proprio “fine vita”, specialmente se è malata e non ha speranza di guarire;
Particolare è l’opinione sul ruolo dell’ istruzione, specialmente femminile, che può travolgere e stravolgere la vita di una persona proveniente da una classe sociale inferiore che venga educata alla maniera delle classi “alte”. Sembra essere il caso di Mary Gerrard, l’antagonista… Come non ricordare, a tal proposito, la humorous conversation tra Lady Bracknell e Jack in The importance of Being Earnest di Oscar Wilde!
“I do not approve of anything that tampers with natural ignorance. Ignorance is like a delicate exotic fruit; touch it and the bloom is gone. The whole theory of modern education is radically unsound. Fortunately in England, at any rate, education produces no effect whatsoever. If it did, it would prove a serious danger to the upper classes, and probably lead to acts of violence in Grosvenor Square.”
Di grande effetto narrativo il conflitto di Elinor tra apparenza e sentimenti profondi, tra passione travolgente e necessità di mantenere un comportamento distaccato.
Ancora donne protagoniste, nel bene e nel male, in questa bella storia che, già dal titolo, fa presagire la sottile battaglia psicologica che si sviluppa tra i vari personaggi.
Rose e veleni spuntano tra le pagine del romanzo, come nella migliore tradizione di Agatha Christie e dell’Inghilterra che ci racconta nelle sue storie.
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