Ottima l’operazione del Corriere della Sera che rispolvera un giallo nella più autentica delle tradizioni e lo ripropone come lettura estiva di qualità.
The Mysterious Affair at Styles (1920), segna l’esordio di Agatha Christie, che già da questo primo romanzo, nato per scommessa, rivela tutta la sua grandezza e universalità di scrittrice.
Tutta da esplorare, con estrema attenzione al dettaglio, la storia di cui volutamente non riporto la trama. Basta dire che si svolge nelle atmosfere dorate della upper middle class Inglese, in una di quelle Mansions, setting ideale di film sulla Old England, tra veleni, testamenti, travestimenti e turning points. Il resto non è strettamente British. Può accadere ovunque!
E’ bello, nei romanzi ”gialli” scoprire tutto, pagina dopo pagina. Leggere la trama è un pò scoprire le carte in anticipo e perdere tensione e suspense.
Romanzo ricco di colpevoli veri, presunti, voluti e necessari per il dipanarsi della vicenda. Ovviamente l’ amore e l’ attrazione giocano un ruolo fondamentale. Amore in tutte le sue sfumature ”canoniche”, ma il richiamo alla fedeltà e alla inviolabilità della coppia è convinto.
Agatha Christie ci mette del suo… Essere abbandonata dal primo marito, dopo dodici anni circa di matrimonio, è per lei uno shock devastante!
Magistrale lo sviluppo dei personaggi. Dicono, fanno, appaiono in modo tale da rivelare non solo la loro esteriorità, ma il loro mondo interiore in tutte le sfaccettature. Ogni personaggio ha la sua funzione nella storia, non esistono personaggi secondari e principali. Tutti contribuiscono efficacemente all’economia della narrazione.
Poirot e Hasting diventano “coppia di investigatori” in questa storia. Rivestono il ruolo di fini tessitori: Poirot con le sue intuizioni, i suoi guizzi, le sue piccole isterie e manie; Hastings, nel ruolo di comprimario e di narratore, tira ogni tanto le fila del discorso, riassumendo, domandando, cercando chiarimenti e arrabbiandosi stizzito quando non riesce a seguire la guizzante intelligenza di Hercule. E tuttavia arriva al punto. Con le sue osservazioni “spontanee” fornisce a Poirot l’aggancio determinante per l’illuminazione finale e la soluzione del problema.
Grande romanzo! Alla fine vien voglia di cominciarne subito un altro…
Un pensiero riguardo “A. Christie-POIROT A STYLES COURT. Tutto comincia da qui, per scommessa”
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