Viaggi nell'abisso. Samia: “Il Viaggio è una cosa che tutti noi abbiamo in testa fin da quando siamo nati. Ognuno ha amici e parenti che l’hanno fatto, oppure che a loro volta conoscono qualcuno che l’ha fatto. È una creatura mitologica che può portare alla salvezza o alla morte con la stessa facilità. Nessuno sa quanto può durare. Se si è fortunati due mesi. Se si è sfortunati anche un anno o due…”p.122 -Non dirmi che hai paura-G.Catozzella
Con Amnesty International contro la pena di morte
Verità per Giulio Regeni-“La tua verità? No, la Verità, e vieni con me a cercarla. La tua, tientela.” A.Machado y Ruiz (Poeta Spagnolo 1875-1939)
Io sto con Emercency
Guerre, Epidemie, Vite umane falcidiate... Per nostra fortuna c'è Emercency.
LIBERA-100 passi e oltre verso…
21 Marzo a Padova XXIV giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
23 Aprile-Giornata Mondiale del Libro
Amo l’Europa
22 Marzo Giornata Internazionale dell’ACQUA-un diritto per tutti!
con Bertoli e Ligabue, nel vento che soffia e l'acqua che scorre...
21 Marzo-World Poetry Day. Arriva Primavera, in versi…
Il verso è tutto. G.D'Annunzio, Il Piacere, II,1
15 Marzo Climate Strike. Gli studenti del mondo manifestano per clima e ambiente
Fridays for Future- giovani alla riscossa- Appello disperato agli "adulti" Agite subito per questa nostra Terra! “Our house is on fire, I am here to say our house is on fire."
8 Marzo 2021-Donne e uomini insieme con determinazione e speranza
25 Aprile 2020- Festa della Liberazione dal nazifascismo
1° Maggio 2020-Coraggio!
R.Guttuso-Portella delle Ginestre
10 Maggio 2020-Festa della Mamma
dalla vita di una grande mamma...
5 Ottobre 2020-Giornata UNESCO dedicata agli Isegnanti
23 Maggio-19 Luglio -Luci che non si spengono…
2 Giugno 2020-Festa della Repubblica Italiana
Ossimori festosi: ferita, disorientata, fragile, eppure resiliente, meravigliosa e forte. La nostra Repubblica.
3 Ottobre 2013-3 Ottobre 2020 Ricordare, accogliere, progettare il futuro
Il 3 ottobre è diventato giornata della memoria e dell'accoglienza, una data in cui si ricordano le vittime del naufragio di Lampedusa e tutti i migranti che hanno perso la vita nel tentativo di arrivare in Italia, la porta dell'Europa.
20 Novembre2020- Giornata Internazionale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
25 Novembre 2020-Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne
10 Dicembre 1948 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Restare umani è un diritto-dovere. Dopo 70 anni, a che punto siamo?
27 Gennaio-Giornata della Memoria per continuare a ricordare, andando avanti
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Il maestro Hitchcock offre un piccolo capolavoro alla Domenica del Corriere. WHISKY SPECIALE è un perfetto esempio di short story, con finale a sorpresa condito con l’usuale ironia amara di Hitchcock.
Entriamo in medias res con l’ingresso del protagonista Mannering nello studio del dottor Hilroy dove prende vita un’interessante discussione sui libri gialli e su quanto il dottore sia appassionato di questo genere.
A suo modo anche Mannering è appassionato e esperto del genere, da un punto di vista tutto suo, il punto di vista di un contabile che si è cacciato in un guaio terribile per il quale si trova il fiato sul collo dell’implacabile Brewer-revisore-dei-conti.
Hitchcock presenta…in TV
La silhouette era inconfondibile, il profilo panciuto. La celebre caricatura della sigla dei telefilm Alfred Hitchcock presenta, l’aveva realizzata lo stesso regista. Un marchio di fabbrica, che divenne familiare per milioni di spettatori, e spiega bene come il maestro del brivido che esplorava angosce e le zone più buie dell’animo umano, non rinunciasse mai all’ironia.
“Signore e signori, buonasera” diceva sulle note della Marcia funebre delle marionette di Gounod, e immediatamente lo spettatore veniva catturato nel suo mondo, dove niente è come appare. Ventitré minuti per sviluppare trame perfette, misteri con risvolti sorprendenti versione bonsai. Parlando della serie, fu lo stesso autore a spiegare: “Riporta il crimine in casa, dove esso risiede”.La Repubblica
Robinson, inserto di la Repubblica del 4 Gennaio 2020 è molto, molto interessante. È un Buon Anno molto particolare, un salto ardito e allucinante nel futuro delle nostre città, della cultura e di tutta l’umanità, attraverso lo sguardo e le parole di alcuni artisti.
Tra questi lo scrittore argentino Alberto Manguel che, in L’ultima biblioteca(traduzione di Emma Bissanti), ridisegna il mondo dei libri, dei lettori e delle biblioteche del 2050, con toni cupi e sconfortanti. E tuttavia, alla fine del racconto sembra aprirsi uno spiraglio. I giovani ci salveranno? Lo speriamo tutti vivamente, magari con un aiuto sostanzioso da parte degli Anziani.
Manguel evidenzia luoghi, oggetti e persone con lettere maiuscole: i Lettori di Libri-specie in via di estinzione, gli Anziani-testimoni rugosi di un passato brillante, il Codice dei Vecchi Testi-ormai perduto, Vecchie Biblioteche-luoghi del cuore estinti, il Canone delle Biblioteche-nuovo codice indentificativo; i Grandi Scontri delle Trasformazioni-periodi storici di transizione. Tutto è molto orwelliano e affascinante.
Leggere un romanzo di Camilleri con Montalbano come protagonista è sempre un piacere, anche se conosci già la storia e se hai già visto un paio di volte lo sceneggiato in TV.
Tra ammazzatine più o meno cruente, mafiosi spudorati, politici corrotti, giovani donne preda di maschi deboli e violenti, Montalbano in crisi da invecchiamento, abbuffate di pesce, battute macchiettistiche di Catarella, perfezionismi irritanti di Fazio, inconsistenza angelica di Augello e corpo sudaticcio e pavido del signori e guestori, ovvero, nel bel mezzo di tutta la ben nota mercanzia dei romanzi di Camilleri, questa volta mi sono fatta cullare soprattutto dal ritmo ammaliante del suo siciliano romanzato.
Ogni parola, ogni frase è passata immediatamente dagli occhi all’orecchio e lì ha preso forma e suono, riportandomi felicemente, come in una danza, agli anni appassionati della mia vita siciliana.
“DEL legame tra Gabriel García Márquez e Roma si parla poco. I biografi sottovalutano il periodo italiano e lui stesso conclude l’autobiografia Vivere per raccontarla con l’atterraggio a Ginevra. Eppure la permanenza a Roma, dove arrivò giovane giornalista ventottenne, è elemento chiave per la sua scrittura stregata. Arrivò in Italia dalla Svizzera il 30 luglio 1955, inviato speciale del quotidiano colombiano El Espectador, per scrivere la sua prima “cronaca di una morte annunciata”. Quella di Pio XII. Papa Pacelli aveva avuto una crisi di singhiozzo e il giornale gli aveva chiesto di seguirne da vicino lo stato di salute. Pio XII sarebbe morto tre anni dopo. Ma l’estate di 59 anni fa diede modo al cronista colombiano di approdare a Roma, una delle sue più agognate mete perché sede di Cinecittà, la «fabbrica dei sogni degli anni Cinquanta». Lì avrebbe potuto conoscere i suoi tanto ammirati De Sica e Zavattini…”
L’autrice evidenzia l’amore viscerale di Gabo per il cinema neorealista italiano, che esplora con occhi avidi durante il suo “mandato” professionale di raccontare il Pontefice del tempo, Pio XII.
Mi ha colpito molto il commento di Garcia Marquez sul film di Vittorio De Sica Miracolo a Milano (1951), forse l’unico film che da bambina mi ha impressionato tanto da continuare, ancora oggi, a ricordare e rivivere l’atmosfera magica e lattiginosa del volo dei protagonisti lunari della storia, a cavallo delle scope nel cielo di Milano. Verso un futuro semplice e felice.
Nell’intervista concessa a Gianni Minà nel 1992 in Messico, Gabo lancia un messaggio significativo:
“Nessuno ha mai pensato che Miracolo a Milano è la radice più probabile del romanzo latinoamericano?”
La lezione di Zavattini, di De Sica e di tutto il Neorealismo Italiano è dunque alla base del Realismo magico? Forse, se a dirlo è proprio uno dei suoi massimi rappresentanti.
Molteplici gli spunti presenti nell’articolo. Una piacevole ed istruttiva lettura al fresco di questa pazza, pazza estate.
Gabriel García Márquez: ma quelli come lui non muoiono…
Gabriel García Márquez è morto. Ma sarà vero? Quelli come lui non muoiono.
Quando ho letto Cent’anni di solitudine l’ho capito bene. Nessuno scrive al colonnello, L’amore ai tempi del colera e Cronaca di una morte annunciata me lo hanno confermato.
Ho capito con Márquez di essere parte di una magia cosmica che si realizza pienamente solo nella vita delle persone.
Gabo mi ha nutrito con una miscela sontuosa di sensazioni, sapori, colori, solitudine, malinconia, allegria e voglia di scoprire cosa ci spinge a vivere.
Posted on settembre 1, 2013 by affascinailtuocuore
Un salto in Pineta…
Massimo mi piace. È moderno e credibile nelle sue scelte. Laureato in matematica, si realizza in un lavoro “aperto”, che lo porta a contatto con la gente e lo mette alla prova di fronte alle sue personali “rigidità” algebriche.
Credibile nella sua aderenza ai tempi, come nella frenesia di avere il wireless funzionante nel suo BarLume (nome ben scelto che evoca improvvise e folgoranti rivelazioni) e l’angoscia della connessione fantasma che solo l’olmo cattura e rilascia, ma non agli internauti schizzati, ma ai tre vecchietti, corredo avito del locale, avidi di ombra e di chiacchiere.
Massimo mi piace meno in veste di detective. Ho qualche difficoltà ad accettare il suo “toscano”, le sue divagazioni sul buffo commissario Fusco, i suoi percorsi Tipo-Signora-in-Giallo (peraltro oggetto di scherno da parte sua) fino all’epifania rivelatrice, magari sulle strisce pedonali nel traffico intenso della mattina.
Plausibile la storia, proprio per la sua modernità. Furti di “memorie” e morti strane nel perfetto mondo della ricerca giapponese.
L’ intreccio, a maglie troppo larghe, non cattura fino in fondo. Non posso non pensare alla sapienza di Camilleri e all’unicità di Montalbano e dei suoi luoghi.
Il tentativo di portare nella storia uno spicchio di realtà toscana non lascia segni profondi. Nel complesso definirei il romanzo carino.
E a Novembre 2013 arriva anche la Fiction BarLume!
Malvaldi e i suoi delitti: dal libro alla fiction. Ieri, giornata di San Martino e ultimi sprazzi di Indian Summer (oggi super sole!), in onda il primo episodio con la banda “intergenerazionale”, che si nutre di “barlumi”. No comment per ora.
L’ennesima questione strumentale e senza senso. “Ma di cosa stiamo parlando?” direbbe il caro Bersani. Milioni di volte avrete sentito pronunciare la parola EUROPA, spesso a sproposito, troppo spesso per farne una bandiera pro o contro scelte economich0/finanziarie salvifiche, raramente per sottolinearne l’importanza in ambito formativo.
“Purtroppo non potranno andare al voto perché proprio tecnicamente non è possibile – ha spiegato Cancellieri – in quanto per potere essere elettori bisogna essere iscritti nelle liste elettorali dell’Aire e non sono previste per chi sta all’estero da meno di un anno. E poi non ci sono i tempi tecnici per istituire delle liste elettorali. Ci vorrebbe una legge ad hoc che non è mai stata fatta”.La Repubblica
Se esiste una realtà Europea che può ridare speranza ai giovani e a tutto il sistema Italia sono proprio i programmi di apprendimento premanente LLP Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig e altro. Sono la chiave verso il futuro. E noi cosa facciamo? Umiliamo 25.000 giovani studenti in Erasmus e non permettiamo loro di votare! Non permettiamo loro di esprimersi come cittadini del nostro Bel Paese?
Yes Europe, sarà il nuovo nome del programma di apprendimento permanente 2014-2020, E noi? Diciamo anche noi con fermezza: SI EUROPA! Soprattutto nella gestione di azioni che formano il cittadino europeo! Non facciamo prevalere interessi malcelati dietro esigenze “costituzionali”.
Dai giovani arrivano segnali positivi che vanno letti nella loro sostanza! Diamo loro fiducia, ma soprattutto non derubiamoli dei loro diritti!
Ministro Cancellieri, Presidente Monti, Mr Moavero, sveglia! In questo paese siamo soffocati da deroghe su deroghe, possibile che menti illuminate come quelle che ci governanoe guidano non riescono a trisolvere questa situazione?
Posted on novembre 23, 2010 by affascinailtuocuore
Following Rob in his up-and-down waves made me feel, nervous, sometimes anxious, actually dizzy.
The question I over-repeated to myself was:
“How can a woman keep on living , or desiring to live, with such “a disaster”?
And yet there’s some hope for everybody in this world! Around the corner a Laura may be waiting for you (hopefully).
And that’s “the what”.
“The how” is obviuosly Hornby’s style, which is, as always, extremely effective and involving, though sometimes bitterly funny.
Enjoyable reading, in any case!
“Rob keeps the company of his fellow workers in the record shop and is consumed by his top-five lists of songs, albums, and movies for every situation. His girlfriend has just left him, and he tries a fling with a recording artist. But after seeing his old girlfriend, he mulls over his memories of her and rethinks their breakup, wanting to win her back.” Jessica Marler
Aggiornamenti 2017
Oggi su Robinson (la Repubblica) trovate una gradevole intervista di Antonello Guerrera a Nick Hornby sui suoi gusti musicali e le famose liste di Alta Fedeltà, su come l’amore per la musica sia sempre presente nei suoi romanzi e sul film di Molaioli Slam. Tutto per una ragazzatratto dal suo romanzo Slam e in uscita a Marzo.