LILITH E LOLA. Diciotto Racconti per una storia: l’Universo di Elianda Cazzorla

Non amo particolarmente i racconti, amo invece leggere romanzi estesi che riproducono l’ampiezza della vita.  Eppure, quando per un motivo o per l’altro, mi trovo a leggere dei racconti sono costretta a ricredermi. I racconti mi stupiscono sempre. È successo anche con Lilith e Lola. Diciotto racconti per una storia, di Elianda Cazzorla.

Il primo stupore arriva dall’agile volumetto, leggero e morbido, accattivante nella sua copertina oro Klimt. Lo stupore continua man mano che i frammenti  di vita si srotolano nei racconti dai titoli suggestivi. Sono forse frammenti dell’esistenza spirituale e reale dell’autrice stessa? LolaLilithAnnaMarinaLuciaZoeAriannaEmmaLuisaMimma: tanti nomi per una sola donna? Per una sola vita? Quanto è largo il mondo di una donna?

La vena immaginifica dell’autrice trascina il lettore dentro il flusso delle parole e dei sentimenti che danno vita a famiglie, figli, scuole, studenti, mamme e papà, sogni, malesseri fisici e psicologici, amore e morte. L’amore s’impone in molte sue forme, anche  come mancanza, insicurezza, paura della solitudine.

Le diciotto piccole storie attraversano spazi e tempi diversi, a tratti si espandono in un universo onirico dove si incrociano storie, persone, atmosfere. La musica spunta un po’ dovunque, leit motiv di momenti belli e meno belli della vita delle protagoniste. E anche della mia! In questa musica riconosco alcuni miei compagni di viaggio come John Coltrane e Fabrizio De André. Noi della generazione YEEEE ci ritroviamo nel disco di Mal e di quel verso fatale:

“I tuoi occhi sono fari abbaglianti ed io ci sto davanti…”,

regalo del mio primo fidanzatino. Avevo occhi verdi grandi e lui li trovava abbaglianti. Elianda, cosa hai risvegliato!

Nonostante le evidenti fragilità delle protagoniste, alla fine della fiera, la figura femminile rimane in piedi, si rimette in cammino, barcolla all’inizio, ma poi, passo dopo passo, diventa sempre più consapevole e protagonista delle sue scelte. Succede nei Vinilici Frammenti di  Anna, nell’ intrigante e contemporaneo Teflon e Quasar! Che tipa Arianna! Osa coltivare le sue passioni e questo per una moglie e una madre  è molto pericoloso! Rischia di farle perdere l’affido dei figli. E che dire di Marina e del suo parto e la sorpresa della Mary Jane! Potente e dolorosa è la storia di Emma tra Conchiglie e Parrucca.  I tradimenti dello Scrigno d’Argento e del Quaderno blu sono frammenti di vita vissuta?  Mimma, l’ultima donna, è calata in un mondo altro, cimiteriale, onirico, dove Il Silenzio di Nini Rosso, si trasforma nell’ UUUU del nonno carabiniere, che aiuta a decantare le emozioni. Formichina Fosca, che chiude la raccolta, è emblematica. Chi sono i pazzi e chi le persone normali in questo mondo? Gli uomini sembrano aver trovato la soluzione: le donne creative, indipendenti e ribelli sono le matte e vanno rinchiuse in odorose ville in collina dove possono dormire e vivere nel loro mondo, senza dare troppo fastidio.

I racconti di Elianda Cazzorla  sono caleidoscopici e quindi ricchi dì sfaccettature, ma la materia di cui sono fatti è subito riconoscibile: il meraviglioso e contraddittorio universo femminile.

Grazie Elianda per questo dono.