Il potere del cane cop

Dal film al romanzo, e ritorno

La storia dei Burbank mi aveva  già catturato nell’omonimo film di Jane Campion, ma il romanzo di  Thomas Savage, che lo ha ispirato, aggiunge emozioni che solo la parola scritta “bene” sa evocare.

Sono gli anni  20 nel Montana, in quell’ America profonda dove tutto sembra fermo nel tempo, tranne le passioni, i conflitti psicologici, le onde  tumultuose della vita. Quella raccontata da Savage è una storia antica e modernissima allo stesso tempo, perché universali sono i temi che coinvolgono la sfera dell’affettività dentro e fuori il nucleo familiare; perché l’essere umano si nutre del cibo vitale in cui il bene e il male fanno da ingredienti irrinunciabili.

“I  più autentici (romanzi di Savage-ndr) quelli che restano più impressi sono quelli le cui vicende  si svolgono tra Montana, Idaho e Utah.  Il carattere  struggente, solitario e terribile del West vien catturato per sempre nelle sue pagine, e il più coinvolgente e doloroso di questi libri è proprio Il potere del cane, autentica opera d’arte” Postafzione di  Annie Proulx-287

George e Phil

George e Phil Burbank sono due fratelli tanto diversi all’apparenza e tanto simbiotici nella sostanza. Sembrano due facce della stessa medaglia, sebbene  le loro scelte di vita li portino a creare tra loro un solco così profondo che nel tempo aumenta inesorabilmente. George è rigido, attento alle convenzioni e a volte sembra quasi  uno stupidotto. Phil è brillante, colto, anticonvenzionale e nemico di ogni forma di affettazione e ipocrisia. Il primo ispira pietà, il secondo irritazione e spesso antipatia, se non odio.

I genitori, o “I vecchi signori” come li chiamano loro, sono ricchi allevatori che a un certo punto della loro  brillante esistenza decidono  di  abbandonare il ranch per godersi ”la pensione” altrove, coltivando  i loro interessi culturali.  I figli sono grandi  e in grado di cavarsela da soli, ora è tempo di  pensare solo a se stessi.

Quando la bella vedova Rose entra nella vita dei due fratelli gli equilibri si spezzano e tutto cambia. I personaggi subiscono dei cambiamenti profondi.

Peter

Tra questi spicca Peter, il figlio “strano” di Rose e di John, medico del villaggio tanto  buono e bravo  quanto debole, morto in modo inaspettato. Peter è oggetto di scherno  da parte dei bovari del ranch che lo vedono  troppo effeminato e “diverso”. È stato proprio Phil a dare il via a questa denigrazione continua quando nel ristorante di Rose ironizza ferocemente sui fiori di carta creati da Peter.

Peter non può non fare quello che serve a se stesso e all’amata madre. Riesce infatti a penetrare la corazza di  Phil che in lui  vede il se stesso  tenuto  nascosto per anni. Phil è consapevole che una volta aperta la porta alle emozioni, lo ha già sperimentato in passato,  la sofferenza entrerà prepotente nel suo cuore e nel suo cervello.

Rose

Rose sembra come una foglia al vento in questa casa “inospitale” dove Phil fa del tutto per renderle la vita difficile. Il carico  emotivo è troppo pesante per lei che finisce per cercare  rifugio e consolazione  nell’alcol. .

“Da quando  aveva sposato  un Burbank era diventata scaltra. Era diventata disonesta. Era diventata un alcolista, una volgare ubriacona. Erano settimane  che non era mai del tutto sobria.  George era rimasto zitto solo perché era un animo gentile. Ma fra qualche settimana avrebbe chiesto il divorzio. E adesso, dopo quest’ultimo episodio, avrebbe scoperto che era diventata una ladruncola, per trenta miseri dollari” 259

Caratterizzazione

I romanzi di Savage “sono caratterizzati da una grande profondità nello sviluppo dei personaggi, da frasi chiare, equilibrate, da descrizioni del paesaggio numerose e pregnanti, il tutto condito da un senso naturale di drammaticità e tensione letteraria. Al maturare della scrittura apparve evidente che era un attento osservatore della condizione umana” Postfazione di Annie Proulx-287

Montana USA

Il West

Il personaggio più potente,  che attraversa tutte le vite, è però il territorio: la collina del cane- che- fugge che solo pochi riescono a vedere nella sua sagoma imponente;  il ruscello rifugio dove Phil fa il bagno nudo di nascosto  e dove Peter lo  scopre durante una delle sue esplorazioni durante il soggiorno estivo al ranch; il sentiero misterioso   che Peter attraversa alla ricerca di un qualcosa di  fondamentale nella storia, di cui  Phil gli aveva parlato;  la montagna dove è sepolto il grande capo indiano, padre e nonno dei due viaggiatori che lasciano la riserva per ripercorrere il sentiero  verso casa; il ranch con i bovari che portano avanti un’esistenza semplice, fatta di riti  basilari e di duro lavoro.

“The Pass, Lona Hanson e, in certa misura, Il potere del cane si possono situare alla fine dell’età dell’oro dell’ ”American landscape”, un periodo letterario che copre all’incirca la prima metà del secolo scorso. In questi romanzi il paesaggio non è solo  uno sfondo decorativo, ma vera e propria struttura portante della trama, giacché controlla le vite dei personaggi…” Postfazione di Annie Proulx-295

Il cane

Il simbolo del cane chiuderà il cerchio, in un modo che molti  lettori troveranno  sorprendente. Da brivido!

“Libera l’anima mia dalla spada

E il mio amore dal potere del cane”

Salmo 21 – Book of Common Prayer

Il film di  Jane Campion