Novembre porta con sé una vena sottile di malinconia, ma a volte arriva qualcosa, o qualcuno che contribuisce ad alleggerire l’anima. Il gruppo CALICANTO di Padova ha illuminato la domenica di molti selvazzanesi che hanno potuto seguirlo all’Auditorium San Michele.
L’occasione è la celebrazione dei 40 anni di attività sia del gruppo che della Pro Loco di Selvazzano.
Le parole
Nei testi prende vita la storia, i costumi e le abitudini della gente del Nord Est, ma non solo. Alcune suggestioni sono trasversali, transgenerazionali, appartengono alla storia del nostro paese e delle sue espressioni artistiche. Al di là del dialetto Veneto e delle difficoltà che può creare a una non – Veneta come me (che tuttavia ha ormai fatto proprie le melodie di questa lingua nel corso dei trenta e più anni di vita in questa regione), l’emozione poetica dei contenuti è arrivata tutta.
La musica
Le canzoni eseguite, il gioco sapiente e affascinante degli strumenti e dei suoi esecutori, i piccoli intermezzi ironici e empatici verso il pubblico, l’ evidente abilità del tecnico del suono hanno creato un’atmosfera perfetta. Il contrabbasso di Giancarlo e il clarinetto di Francesco hanno risvegliato la mia anima jazz; la mandola di Roberto la mia anima meridionale, l’organetto e le splendide voci di Claudia e di Roberto hanno riacceso ricordi di balli e canti di casa mia e del mondo di Goran Bregovic e Emir Kusturica.
E poi il salto a Compostela, che dire? Una carezza sul cuore che risveglia la magia di un lungo viaggio in Galizia, lungo il Cammino di Santiago, alla scoperta di sé e del significato del mondo in cui viviamo.
Un pomeriggio di gran divertimento e forti emozioni. Grazie!
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