La poetessa Maria Luisa Toffanin, premiata a Patti con il Sorrentinum 1999, dedica a Tindari, e al suggestivo territorio circostante, la sua silloge poetica: A Tindari e Visioni. Attraverso la voce dell’attore Federico Pinaffo, le poesie ci trasportano in atmosfere isolane, scolpite nel cuore. I versi della poetessa illuminano il ricordo di una splendida Sicilia, rendendolo più vivo e vero. Belle e funzionali sono le foto che visualizzano l’ispirazione e le emozioni provate.
Immediato il pensiero va al devoto omaggio di Salvatore Quasimodo, (Premio Nobel per la Poesia 1959) a questo luogo del cuore.
Vento a Tindari
Tindari, mite ti so
Fra larghi colli pensile sull’acque
Delle isole dolci del dio,
oggi m’assali
e ti chini in cuore.Salgo vertici aerei precipizi,
assorto al vento dei pini,
e la brigata che lieve m’accompagna
s’allontana nell’aria,
onda di suoni e amore,
e tu mi prendi
da cui male mi trassi
e paure d’ombre e di silenzi,
rifugi di dolcezze un tempo assidue
e morte d’animaA te ignota è la terra
Ove ogni giorno affondo
E segrete sillabe nutro:
altra luce ti sfoglia sopra i vetri
nella veste notturna,
e gioia non mia riposa
sul tuo grembo.Aspro è l’esilio,
e la ricerca che chiudevo in te
d’armonia oggi si muta
in ansia precoce di morire;
e ogni amore è schermo alla tristezza,
tacito passo al buio
dove mi hai posto
amaro pane a rompere.Tindari serena torna;
soave amico mi desta
che mi sporga nel cielo da una rupe
e io fingo timore a chi non sa
che vento profondo m’ha cercato.
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