Don Wislow presenta su TUTTOLIBRI, il suo ultimo lavoro, Broken, una serie di “novelle” sulla realtà americana contemporanea.
Accenna alle differenze di scrittura tra le lunghe cavalcate dei romanzi precedenti e l’essenzialità delle novelle, ma non è tanto l’ aspetto tecnico che mi colpisce nella presentazione, quanto l’umanità che lascia trasparire. Si avverte il cuore “spezzato” di uno scrittore che sta soffrendo il momento, per vari motivi.
Non ho mai letto nulla di Winslow, ma quello che oggi leggo su La Stampa, mi fa desiderare di conoscerlo più da vicino, di cominciare ad esplorare i suoi romanzi, e di affrontare con lui la maratona della lettura, a tempo di jazz.
“Viviamo tempi difficili.
Tra la situazione politica, quella razziale e il Covid19, sembra di volare in una nuvola dalla quale non riusciamo a uscire. Ma in qualche modo io ho la sensazione che sia un tutt’uno, che, almeno qui negli USA, il virus sia la manifestazione fisica di una malattia spirituale che ha infettato il paese dal 2016. È come una vescica dovuta alla febbre.”
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