
Intermezzo piacevole e veloce. Confermo quanto detto su altri romanzi di Lucarelli. Il suo più grande pregio è la capacità di raccontare ad alta voce e in modo documentato eventi storici, cronache di costume ed efferati fatti di sangue. Anche tra le righe di Intrigo Italiano, si avverte l’eco della sua voce profonda e del buio che caratterizza lo sfondo della sua affabulazione.
In Intrigo Italiano, si intrecciano spionaggio, guerra fredda, partigiani, trattorie e rane fritte, Bologna maestosa e saporita, moretta/faccettanera che canta il blues e arie di balera e sanremesi, Jazz, amore e passione, giovani di buona famiglia poco raccomandabili, professori gaudenti con scannatoio, agenti segreti…E tanto sangue Insomma un guazzabuglio che inchioda a un’ indagine assurda il commissario De Luca, qui in veste di agente segreto perseguitato dal suo passato fascista. Ma, ripeto è stato comunque un piacevole intermezzo di lettura estiva.
Per chiudere questa fase, ho deciso di avventurarmi nei noir di Massimo Carlotto. Curiosità. Dopo, ho in mente un percorso di lettura e scoperta di cui vi parlerò.
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