

Le sue canzoni non mi hanno cambiato la vita, me l’hanno solo resa più intensa e ricca di sfumature. Fabrizio non è stato per me un faro ideologico ma il mio insegnante di educazione “sensuale” e filosofica.
Non potevo fare questa serata senza di lui, che negli spettacoli su “Faber” è con me, fratello in musica, bravo, inossidabile, da più di dieci anni, da quando abbiamo cominciato a suonarlo appassionatamente assieme e poi, a proporlo in pubblico.