N. Evans
L’uomo che sussurrava ai cavalli
BUR 2006
Dalla quarta di copertina: “La caduta durante una galoppata notturna nella neve, la perdita di una gamba, il dolore e le ferite riportate dall’amato cavallo Pilgrim travolgono in un istante, la giovane vita di Grace. L’incrollabile fiducia e determinazione della madre Annie, la capacità di Tom di parlare tra “sussurri e grida” all’animo di uomini e cavalli restituiranno a una ragazzina ferita nel corpo e nel cuore la voglia di vivere e a una donna coraggiosa ma sperduta il senso di un’esistenza dimenticata.”
“Ascolta. Il battito del cuore. Il richiamo degli animali. Il respiro della natura. La voce dell’anima. L’amore che fa vibrare il mondo”
E’ vero, un fazzoletto a portata di mano non guasta. commovente, intenso, universale. Sentimenti-specchio che riflettono lampi di vita di molti lettori. Ti rimane negli occhi e nel cuore il calore del sole di montagna sulla pelle, ma anche la freschezza delle notti e delle albe sù, tra monti e pascoli.
Detto e non detto si intrecciano in una danza sapiente che tocca testa, cuore e corpo.
La morte ha risolto tutto? Stratagemma narrativo? Evviva il libro!
Del film non ricordo quasi nulla, solo un Robert Redford solare. Forse lo guarderò di nuovo. Per ora lascio che continui l’ondata di emozioni che queste pagine mi hanno provocato
Ferragosto 2006
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