La versione di Barney_Mordecai Richler

Strana storia. Storia di alti e bassi nella memoria, nella vita e negli amori di Barney, nel suo andare e venire da un mondo all’altro: Parigi, Londra, l’Europa, New York,  Toronto, Montreal, le  Laurentian Mountains nel Quebec… Bella la struttura narrativa che accompagna il lettore attraverso 50 anni di storia del mondo occidentale post sec ond-world-war: nelle librerie con gli immortali della letteratura ( ma anche a volte un poco “plagiarist” che hanno ingannato generazioni di  lettori…) e  nelle strade, nei jazz club con altri immortali  Charlie Parker, Miles Davies, Billie Holiday e nelle soffitte  di Parigi dove  Barney vive la storia triste ma intensa con Clara, Il matrimonio con Clarala prima moglie-per–caso-  Amore mai nato, arte, trasgressione, incontri promiscui, droga e annichilimento. E Clara tragicamente muore… in un palcoscenico di lugubre abbandono.

La prima moglie

Primo “fallimento” sentimentale e esistenziale di Barney. Contemporaneo  è l’avvio della sua crescita imprenditoriale che lo porterà a fondare la “Totally Unecessary Productions”, casa di produzione televisiva che già dal nome indica il suo programma. Interessante tutta la storia della fortuna letteraria di Clara e i suoi disegni e  la storia della sua fuga a Venezia con zia,  a casa di Peggy Guggenheim e i suoi Russian greyhounds che le hanno lacerato la schiena…Clara diventerà un cult e in suo nome nasce una fondazione…

La seconda moglie

Dopo Clara, la seconda moglie… Mrs Panofsky.la seconda signora Panofsky A supporto di questa scelta non proprio felice arriva la citazione da Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen:

 

“it is a truth universally acknowledged that a single man in possession of a good fortune must be in want of a wife…” pag-185

Bozzetti di vita nella comunità ebraica. Famiglie ingombranti, standard borghesi super osservanti, attenti alle regole. Poshy e sprezzanti con  gli “outsiders” Esilaranti le conversazioni telefoniche tra madre e figlia, mentre Barney è lì presente fisicamente, pretending to listen to… while  totally concentrated on the latest news on hockey.

La terza moglie

La terza e unica, vera moglie: Miriam. folgorato da Miriam la terza moglieVisione in Blu da quella prima volta che le è apparsa davanti agli occhi: Folgorato! Nel giorno delle nozze con la seconda moglie, unbelievable! daffodilsinsnowMiriam a Toronto  con i primi daffodils, ancora spolverati di neve eppure preavviso di primavera, Il lago alle Laurentians, lo chalet  luogo della felicità, della famiglia, dell’amore totale con Miriam e i tre bambini nati dal vero matrimonio di Barney, ma anche luogo del presunto delitto del suo amico Boogie e comunque del tradimento della seconda signora Panofsky. Blair Hopper, l’altro uomo, e la paura del tradimento, dell’abbandono…

 

It’s on the tip of my tongue…Memory slips.

chaletUna  storia profonda che accompagna ogni evento dall’inizio di questa strampalata autobiografia. Il convitato di pietra è lì. All’inizio  appesantisce l’animo  e quasi ti spinge a mollare. Poi viene sfiorato dalla leggerezza ironica di Barney, dalle sue vicissitudini, dal suo tocco drammatico e coinvolgente e quasi non ti accorgi più che stai seguendo il filo rosso che, centimetro dopo centimetro,  ti porta con Barney alla conclusione prevedibile.

E shit, shit, shit l’epilogo super drammatico: Miriam, my heart’s desire,  il tuo numero di telefono? Perso nei meandri oscuri  di una memoria in rovina. Dramma,  noir, omicidio-forse, amicizie  sofferti, invidie decennali e  giochi di parole funzionali al ricordo e alla ricomposizione dei puzzle della memoria: il nome dei sette nani in fila… Bellissima la telefonata nel cuore della notte a Mike, che vive a Londra, per farsi dire come si chiama quell’ oggetto che serve per scolare gli spaghetti.

Lingua e linguaggio

Il linguaggio è ricco, articolato, personalizzato, efficacissimo. Mi ha messo di fronte alle mie grandi limitazioni nella conoscenza del vocabolario Inglese. E  via allora a sottolineare parole  di cui cerco di cogliere il significato  dal contesto. Ci riesco, spesso,  ma alcune  sono proprio nuove… Usa la Lingua in libertà come se volesse sbeffeggiare i Tongue–trooper (come vengono definiti in dialetto locale) che girano per le strade di Montreal a controllare che le insegne non vedano prevalere la lingua Inglese su quella francese e che le lettere di queste ultime insegne siano sempre più luminose!!!  Ironica  l’introduzione  del termine Downsizing per parlare di “licenziamento” in anni in cui questo termine così ipocrita ancora non era ancora di uso comune.

MontrealEppure la lettura in Inglese mi cattura e le parole fanno emergere il tono  sostanzialmente arrabbiato del libro. Il disprezzo per l’umanità ma anche la grande capacità di amore e tenerezza. La presa in giro delle persone che gli stanno antipatiche. L’invidia per McIver e la sua fortuna editoriale. Stimolante, digressiva, la lettura richiede una certa attenzione nel seguire il ritmo “stream-of-consciousness” di Barney. A volte si ha l’impressione di  leggere la sceneggiatura assurda, lunare, talora esagerata di una fiction televisiva prodotta dalla TUP.  Montreal… uno sguardo intenso e disincantato alla realtà politico sociale del  Quebec. Al separatismo, alla ricerca della vera identità canadese.

 

La Postfazione di Mike Panofsky

E anche la postfazione (Afterword) di Mike è bella e in armonia con il resto della storia. La famiglia allargata si ritrova intorno a Barney,  alla sua nuova vita, al mescolarsi  nella sua testa di tutte le sue storie e Miriam diventa Solange e lui Boogie  e tutto si confonde, ma i suoi bambini, i figli di Miriam-his heart’s desire,  sono lì, sono la continuazione della sua entità, chi per un verso chi per l’altro, tutti assillati e tormentati dal giallo della morte di Boogie. Tutto in questa Afterwords trova la collocazione giusta, pianificata da un lucido Barney prima della caduta. Tutto si ricompone e, nelle ultime righe, epifania fantastica, anche il giallo di Boogie, sulle ali di un Canadair…

    Il libro, i libri…

Second Mrs Panofsky didn’t read for pleasure, but to keep up. Sunday mornings she sat down to the New York Times Book Review, like an exam  that had been set for her, noting only those books likely to be discussed at dinner parties, ordering them promptly,and careering through them at breakneck speed: Dr Zivago, The Affluent Society, The Assistant, By love Possessed…” p.188

 

Il film

Miriam la terza moglie

La Versione di Barney  di Richard J. Lewis, presentato al festival cinematografico di Venezia 2010. Festival di Toronto 2010. Il Trailer

leggi qui la recensione di Affascinailtuocuore 

5 pensieri riguardo “M.Richler-LA VERSIONE DI BARNEY: storia di una vita “strampalata”

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