De Luca nuvole e tappeti

 

 

“stese una nuvola come tappeto” (rigo 39 del salmo 15).”Dio spiana in cielo, il suo cirro ed esso, per effetto dell’ombra che produce, forma in terra una traccia, come un tappeto[e gli Ebrei]  si affidano alla segnaletica celeste.”

  “Dal libro del popolo della Scrittura emanano integri l’amore e il rispetto per la parola, a consolazione di chi la frequenta”  Una beffa segreta, p 28

 “Per essere chiamato con molti nomi Dio disfece la Torre, la grandezza posticcia di uomini ridotti a maestranze. Scelse di essere nominato in mille lingue perché non si esaurisse la ricerca…”, Il Dono della Lingua, p. 18

Parole che riscaldano 

Sì, Erri, in questa “epoca fredda” le tue parole “di Bibbia” mi  hanno riscaldato il cuore. La passione, l’ardore, l’amore per l’uomo nelle antiche storie sono, attraverso le tue parole, arrivate dove tu volevi. E’ chiaro che la storia che più ha colpito la mia sensibilità è Il Dono della Lingua e l’idea di ricerca, di viaggio nel sé e verso/con Dio, che nutre il mito di Babele. Senza ricerca l’uomo è solo maestranza senza spinte.

 E poi il valore dei sogni e la necessità di interpretarli per capire se stessi e la vita ne  I Signori dei sogni. Ruben e Rachele: un nuovo complesso per gli psichiatri. Non Edipo, ma amoroso figlio che vuole che “il padre giaccia con la madre”, che vuole vederla felice, completa, amata. Vuole “ Lea, una sposa felice”.

Bellissimo e contingente il riferimento al racconto di Borges “Aleph” lettera che presiede alla creazione e agli alfabeti.

 Ricostruire il “cespuglio di incroci” che hanno costruito il cittadino del Mediterraneo (arabi, normanni, fenici, ebrei) “scendere da molti innesti sarà allora un titolo e la nobiltà consisterà nell’aver trovato sul proprio catasto ancestrale più stirpi, più pelli, più religioni.

Impegnativo, ma scorrevole e coinvolgente nello stesso tempo:  è lo stile di Erri.

La temperatura si è alzata e ha reso più mite il tempo.