2 Giugno 2025, FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA: Ieri come oggi, Ma il vento di destra soffia sempre più forte, alimentato da malefici venti di guerra.



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2 Giugno 2025– Il tempo sembra essersi fermato rispetto allo scorso anno. Anzi no, è tornato Trump con la sua politica schizofrenica e distruttiva. Anzi no, non c’è più Papa Francesco e la sua voce forte ed empatica contro la guerra. Restano le guerre, ma aumenta la ferocia. Ucraina e Gaza testimoniano la bestialità dei comportamenti umani. ma soprattutto l’incapacità dei governanti di fermare la strage di donne, bambini, uomini e città. Sconfortante! Un barlume di speranza alberga nelle manifestazioni che attraversano molti paesi e che chiedono a gran voce di fermare le guerre. Voci di donne, uomini, bambini, giovani e vecchi tutti uniti con un solo obiettivo: PACE.

Viva la nostra Repubblica, la nostra Costituzione! Festeggiamo e Resistiamo!

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2 Giugno 2024– Molte cose non sono cambiate, molte altre sì. Sotto l’urto emozionale della campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo, il governo, e in parte l’opposizione, stanno minando alla radice i pilastri della nostra vita sociale, della nostra vita civile, della nostra Costituzione. Quello che lo scorso anno mi faceva sentire tranquilla: le parole e le azioni del presidente Mattarella, oggi non riescono a fugare i molti dubbi, se non timori, nei confronti delle azioni e delle parole dei nostri politici. Ma come l’anno scorso chiudo con convinzione: Festeggiamo e Resistiamo!

2 Giugno 2023, FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA. A che punto siamo? sull’orlo di una crisi di nervi, ma resistiamo.

Quest’anno celebro la Festa della Repubblica Italiana in equilibrio precario sulla nuvola Italia, (fotografia di Stefania Scamardi) Il 2023 registra alcune novità di rilievo. Quella che più minaccia il mio equilibrio (e spero solo quello) è l’urto del forte vento di destra che spinge con energia la nave di un governo guidato dalla prima donna nella storia italiana a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio.

L’avevamo sentita arrivare, con il suo tono di voce stentoreo, con il suo piglio da capo manipolo, con il suo orgoglioso accento romanesco. L’avevamo sentita arrivare sì, ma siamo stati incapaci di fermarla, democraticamente. Ora, ogni volta che l’ascolto, a “360” gradi, ripeto incredula a me stessa: “ma come è possibile?”. E un po’ mi dispiace, perché in fondo è una donna, è intelligente, furba quanto basta, brava a comunicare in lingua straniera, con un bagaglio di esperienza politica non da poco, visto che ha navigato per anni tra squali e squaletti di tanti partiti e istituzioni.

Quante volte abbiamo desiderato una Presidente della Repubblica, una Presidente del Consiglio! Quante donne di spessore e di visione avrebbero potuto occupare quei posti! E invece no, tocca alla presidente del partito più a destra dello schieramento parlamentare. Non posso farmene capace. Ma tant’è.

Nonostante ciò, anche quest’anno, la Festa della Repubblica è la mia festa, con il volto, i gesti, le parole del Presidente Sergio Mattarella che mi rassicura sull’intoccabilità della nostra Costituzione, sulla tutela di diritti imprescindibili e fondamentali del nostro vivere civile. Sono un’inguaribile ottimista? Voglio esserlo.

Buona Festa della Repubblica a tutti gli Italiani, dovunque vivano e lavorino!