Torniamo al 1986, la famiglia decide di trascorrere le ferie estive a Stromboli. Le zie di Stefano, Anna e Cettina, hanno un’amica che possiede una bella casa a due passi dalla nera spiaggia stromboliana. Si prende in affitto e si parte. Un mese di meraviglie.
Che dire di Alba Fucens? È nella mia terra, la Marsica, è nelle mie corde, con lo sfondo del Monte Velino che mi salutava ogni mattina quando mi affacciavo dalla finestra della cucina, lì a sinistra o da quella della “sala da pranzo” sempre lì, a sinistra…
Nella Chiesa di San Pietro si è sposata Rosanna, la mia sorella maggiore, all’inizio della primavera, durante una nevicata pazzesca. La sposa era lunare, da fiaba, avvolta nel suo pizzo bianco che accoglieva, nei suoi trafori delicati, fiocchi leggeri ed insistenti di neve. Tutti gli invitati, morti di freddo, tra abiti velati e scarpette leggere, non vedevano l’ora che la cerimonia finisse per potersi rifugiare nel calore del ristorante e iniziare l’agognato pranzo di nozze!
Tante “scampagnate” ad Alba Fucens, meta di innamorati e allegre comitive di compagni in gita. La descrizione di Roberto Duiz, è lo specchio del luogo e dei sentimenti che evoca.