
“Le famiglie felici si somigliano tutte, le famiglie infelici lo sono ognuna modo suo” Anna Karenina – L.Tolstoj
Il fratello di Jo Nesbø è la storia di una famiglia apparentemente normale. Padre, madre, due figli quasi coetanei. Roy è il maggiore, Carl il minore. Tutto ha inizio con la morte del cane di famiglia. Da quel momento in poi il thriller diventa potente, psicologico, introspettivo e dannatamente avvincente. Fino alla fine, che apre spazi infiniti.
Roy, meccanico esperto e appassionato, ricoprirà il ruolo di fratello maggiore protettivo per tutta la vita, Carl, economista rampante, rimarrà il fratellino, apparentemente fragile e indifeso, ma in fondo in fondo freddo come il ghiaccio di quella fatidica Curva delle Capre, punto di snodo della viabilità di Os e della vita dei suoi abitanti.
La famiglia si allarga con l’architetta Shannon da Barbados, moglie di Carl che la conosce in Canada agli inizi della sua carriera di businessman. L’ integrazione di Shannon nella famiglia sarà totale e totalizzante.
Carl torna improvvisamente e inaspettatamente in Norvegia (in seguito sapremo perché) con in tasca un progetto che stravolgerà la vita del paesino. Vuole costruire un albergo sulla cima più alta delle loro montagne. Sarà un complesso turistico che stupirà il mondo. Grazie alla sua personalità suadente e affascinante riesce a coinvolge tutti i compaesani nel finanziamento dell’impresa.
Intorno a questo mega progetto riprende vita il cuore nero della storia. Carl è proprio bravo a vendere le sue idee… E Roy è proprio bravo nel risolvere problemi, nella sua stazione di servizio e nella sua “famiglia”. Chi è dei due quello del titolo? Di quale “fratello” stiamo parlando? Il maggiore? Il minore? Anche questo è un punto nodale della storia e dell’analisi psicologica dei personaggi.
Quando ormai tutto sembra che sia successo e che la storia sia arrivata al capolinea, Nesbø introduce un nuovo turning point, una nuova svolta, lì dietro la “curva” che ravviva la lettura e ti spinge avanti verso una conclusione allo stesso tempo sorprendente e inevitabile.
Sfaccettature
La natura in Norvegia è sempre personaggio fondamentale di tutte le storie. La fauna diventa parte della famiglia e non è un caso che Roy identifichi ciascun membro della sua con un animale…
Shannon piviere Tortolino
La musica di Roy
Roy si abbandona spesso all’ascolto della “sua” musica, specialmente in macchina. Tra i suoi preferiti svetta J.J. Cale
Ma che belle queste storie “noir” nordiche! A proposito, nel romanzo viene spesso citata la rivista “True crime”, una sorta di manuale del perfetto assassino al quale sembrano ispirarsi criminali e forze dell’ordine. Humour nero. Leggere Il Fratello è stato un gran bel viaggiare, persino sulle infide strade ghiacciate di Os!
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