Vi leggo un’estratto molto interessante dal bellissimo romanzo di E.M. Remarque, La notte di Lisbona, Trovo di scottante attualità il riferimento alla “fatica di pensare”, e quindi al diffuso atteggiamento contemporaneo di affidarsi a poche, veloci, tonanti parole che riassumono in modo strumentale contenuti da “maneggiare con cura”.
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