Grazie Rina! con il tuo articolo hai in qualche modo risposto al mio appello: ” da quale libro di Modiano comincio per conoscerlo un pò?” Una piccola lettrice curiosa come me rimane sempre colpita dal fatto che tizio o caio ha ricevuto il Nobel. Cosa vuoi, sento ancora forte il fascino dell’autorevolezza di questo premio, anche se forse, in tempi come i nostri in cui tutto è commercio e conoscenze, magari qualche dubbio ci viene. Il confronto che fai con Deledda è davvero come un pugno in faccia. La dolcezza , la convinzione e la partecipazione della tua analisi,fanno emergere tutte le contraddizioni oggettive dell’attribuzione di un Nobel di Letteratura. Un effetto notevole lo hai prodotto: ritornerò volentieri a Grazia Deledda, di cui non ho letto niente, entrata nei miei ricordi più intensi attraverso lo sceneggiato Canne al Vento (regia Mario Landi, 1958)