Il thriller raffinato del premio Oscar Giuseppe Tornatore La migliore offerta sbanca ai David di Donatello 2012-2013…La Stampa.it.
E meritatamente. Non c’è altro da aggiungere alla recensione di affascinailtuocuore:
La storia
Virgil Oldman è un battitore d’asta, avanti negli anni, pieno di tic e di insoddisfazione, nonostante abbia un lavoro prestigioso che gli permette di vivere tra lusso e bellezza. Un fatidico giorno lo contatta Claire, giovane e misteriosa ereditiera che gli commissiona la valutazione dei beni di famiglia per la successiva vendita. Virgil accetta l’incarico solo dopo una serie di telefonate assillanti della donna.
Comincia così una storia tormentata, dominata da contatti telefonici, strappi e ricuciture. Virgil svolge il suo lavoro con la consueta serietà, anche se la sua committente non si presenta mai agli appuntamenti, ma si ostina a mantenere il mistero su di sé Virgil inizia quella che sarà “la” relazione della sua vita, tra opere d’arte, stanze misteriose e ritrovamenti promettenti.
L’impressione di bellezza resta negli occhi, nel cuore e nella mente dello spettatore all’uscita dal cinema, dopo aver assistito alla proiezione di La migliore offerta di Giuseppe Tornatore. Personalmente tale impressione si associa immediatamente allo sguardo brillante del regista siciliano intervistato da Fazio, tornato all’entusiasmo e alla creatività di Nuovo Cinema Paradiso.
Beauty is Truth, Truth is Beauty
scriveva Keats nella sua Ode to a Grecian Urn. Nel film ritrovo questa idea guida, arricchita di sfumature interessanti. Ma di quale sostanza è fatto il Vero? Dell’apparenza, come direbbero Oscar Wilde e i decadenti? Il film svelerà l’arcano.
Tra gli espedienti narrativi usati ritrovo la grazia e il dolore di Piramo e Tisbe e delle loro parole d’amore filtrate attraverso lo spessore della separazione. Il film è ricco di citazioni “colte” che Tornatore riesce ad amalgamare in una storia credibilissima, in un personaggio “vero” e universale.
Virgil, ricco e potente professionista, è tuttavia un uomo dalle enormi fragilità psicologiche. Chiuso a tutto e a tutti, si lascia, suo malgrado, “penetrare” da una freccia inesorabile che mette a nudo tutte le sue debolezze. L’arte è il codice di vita che lo porterà a vivere quanto dice Picasso:
“El arte es la mentira que nos permite conocer la verdad”
L’arte è la menzogna che ci permette di conoscere la verità.
Geoffrey Rush sfodera tutta la sua bravura, rendendo evidenti i cambiamenti dell’anima attraverso il linguaggio del corpo.
La bellezza dell’ambientazione è indiscutibile: case stupefacenti arredate con oggetti di valore; la città ideale ricostruita tra Trieste, Vienna, Bolzano, Milano, Parma, Roma e Milano e soprattutto Praga magica; botteghe intriganti, piccoli locali caratteristici, pieni di atmosfera e di personaggi inquietanti.
Il linguaggio filmico, mostra tutte le simmetrie del bello, e al tempo stesso, tutta la fragilità che “la simmetria” spesso contiene.
Il ritmo è molto ben tenuto. La tensione narrativa regge, dall’inizio alla fine, lo spettatore viene accompagnato con energia e rassicurazione, in attesa di qualcosa di imprevisto e ineluttabile.
Bello, bello, bello!
Un pensiero riguardo “G.Tornatore-LA MIGLIORE OFFERTA o della Bellezza…Un thriller sorprendente!”
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