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October s African American History Month

“The Library of Congress, National Archives and Records Administration, National Endowment for the Humanities, National Gallery of Art, National Park Service, Smithsonian Institution and United States Holocaust Memorial Museum join in paying tribute to the generations of African Americans who struggled with adversity to achieve full citizenship in American society.

About This Year’s Theme

This year’s theme “Black Women in American Culture and History” honors African American women and the myriad of roles they played in the shaping of our nation. The theme, chosen by the Association for the Study of African American Life and History urges all Americans to study and reflect on the value of their contribution to the nation… per saperne di più clicca qui

Londra, Ottobre  2010, scopro  che è il  mese dedicato alla storia Africana e dunque a tutti i neri  che vivono  in UK. Nelle scuole multietniche di  Londra, specialmente nelle periferie più colorate del paese, i bambini vivono questa celebrazione con canti, balli ed eventi multiculturali aperti  a tutta la comunità.

Rispetto ai Neri d’America la storia delle migrazioni africane in Inghilterra ed in particolare a Londra, assume caratteristiche decisamente diverse, anche in prospettiva temporale, ma comune è il senso di appartenenza forte alla comune madre Africa e  forte è il  rispetto del paese in cui, per motivi diversi, hanno deciso di vivere. Comuni sono i grandi problemi  di integrazione che gli africani hanno  avuto e che tuttora hanno sia in UK che in USA e ed in special modo  in questo  ormai  troppo lungo periodo di crisi economica di cui risentono soprattutto  le classi più povere.

Ma la storia dei migranti  africani   è spesso  anche storia di  successo, di riscatto, di integrazione e, se non proprio sociale,  sicuramente economica e, negli USA, anche politca. Mr Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d’America ne  è non solo la prova , ma il simbolo più significativo.

Lotte, ribellioni, rivoluzioni, atti dimostrativi forti   hanno attraversato la storia personale e sociale delle donne e degli uomini  neri d’America. Lotte che hanno tuttavia portato  a dei mutamenti profondi in quella società e in tutto il mondo. Non possiamo non pensare a Martin Luther King, a Rosa Parks, a Malcom X e a tutti i grandi  della musica, che con i loro strumenti  e le loro  note, a volte disarmoniche, sincopate, piangenti di rabbia, hanno svegliato  la coscienza  delle persone e lasciato un segno indelebile nella storia dell’umanità.

A questo punto, come in un flashback, tornano i riots di Agosto,  quando neri e bianchi, protagonisti di un’integrazione disperata e violenta, hanno messo a ferro e fuoco Londra. Grido di ribellione? Di Indignazione? Delinquenza? Disadattamento o voglia di  protagonismo?

Il   bisogno di celebrare la storia  dei neri d’America e d’Inghilterra o degli italiani d’America o degli indiani in UK mi procura un lieve senso di   tristezza. È come se avessimo sempre bisogno  di ricordare che anche le minoranze svolgono e hanno svolto un ruolo  eroico  o positivo nella vita di un paese. È come un bisogno sempre presente di  dover riaffermare l’esistenza in vita  e il diritto  di appartenenza ad un determinato paese. Ma così è  ed in fondo, visto che l’utopia non si realizzerà mai in quanto utopia, allora ricordiamo, ricordiamo e ricordiamo  e nel ricordo cerchiamo di recuperare la nostra comune matrice umana.

Un pensiero riguardo “BLACK HISTORY MONTH – Se ricordare ci aiuta a capire e a vivere meglio.

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