L’Aquila ritrova il suo monumento. Torna l’acqua dalle 99 Cannelle
La Fontana ripristinata dal Fai. Napolitano: segno di rinascita. La presidente del Fondo, Borletti Buitoni: oggi in città è tornata un po’ di vita
di GIUSEPPE CAPORALE

L’AQUILA – Sorride padre Carmine, il frate che da un anno e otto mesi abita in un container fuori dal Convento di Santa Chiara, a venti metri dalla Fontana delle 99 Cannelle. “Oggi per tutta la città è un giorno di festa” spiega guardando il monumento che finalmente dopo un anno e otto mesi è tornato a vivere ed ora è circondato da bambini, il coro del Gran Sasso e la banda musicale dell’Esercito. E molto altra gente. Nonostante il freddo polare, in una città ancora invasa dalle macerie, si festeggia. Si festeggia – con tanto di taglio del nastro – un monumento simbolo del centro storico che, finalmente, torna a vivere: la fontana delle 99 Cannelle. L’acqua, da ieri, è tornata a sgorgare dai mascheroni dopo otto mesi di lavori di consolidamento e di restauro per un investimento da 750 mila euro. Ma non porta la firma del lo Stato la prima opera di rinascita del centro storico, bensì quella del Fai (Fondo Ambiente Italiano). Una fondazione che tutela il patrimonio artistico italiano che ha mobilitato imprenditori, architetti, ingegneri e altri professionisti per soccorrere L’Aquila, adottando questo monumento.(Leggi l’articolo )
Torno a L’Aquila, città protagonista di anni folgoranti della mia vita, per gioire con lei dei momenti che la vedono ritornare alla vita con la sua gente, la sua storia e la sua cultura. E’ una “rinascita” il ritorno dell’acqua nella fontana delle 99 Cannelle che mi ha visto tante volte felice al tiepido sole primaverile, tra il dolce rumore dell’acqua che scorre e l’accompagnamento delle chiacchiere e delle risate con gli amici.