Brava Roberta Rosada! con la tua classe hai fatto un gran bel lavoro. Mi piace l’essenzialità del messaggio, la narrazione dolce e intensa, i flashback/incubo notturno, le parole dette con gli occhi e il corpo e i lunghi silenzi. Il binario poi, struggente nella sua in fuga geometrica verso un orizzonte, prima disperato e, alla fine, aperto alla speranza.
Il «Franchetti» vince la X Edizione del Concorso