Oggi in Inghilterra è la Festa della Mamma. Oggi in Italia è la Festa del Papà. E dunque la figlia che vive in UK mi telefona per fare gli auguri. Io la ringrazio per gli auguri che vuole fare al papà che però è fuori, si sentiranno dopo. A dire il vero la sua telefonata di auguri era per me! Mother’s Day in Uk! Me ne ero dimenticata. Con un sorriso ci scambiamo qualche idea sulla sovrapposizione della festività nel mondo Brexit e nel mondo EU e finiamo con il commentare quanto sta accadendo in questi giorni in Italia a proposito delle famiglie omogenitoriali.
Questa nostra piccola confusione festaiola è in fondo una confusione bella e aperta alle diversità. Quello che sta accadendo invece nelle famiglie omogenitoriali è qualcosa di drammatico. Mi sono immedesimata nella loro condizione e in quella dei loro bambini che dovrebbero poter vivere la loro infanzia tra le braccia di chi li ama. E allora: chi è la mamma, chi è il papà? Chi sono le mamme? Chi sono i papà? Che famiglia italiana (o europea) è quella del 2023?
E parlando di bambini mi viene subito in mente, non senza un sussulto, la sorte dei 35 bambini migranti morti nel mare di Cutro per un mancato intervento che poteva salvarli tutti e farli vivere serenamente accanto alle loro mamme, ai loro papà, alle persone che li amavano.
Una telefonata consueta ai propri genitori dalle figlie all’estero ha creato oggi un piccolo fraintendimento sui giorni dedicati alla Festa del Papà e della Mamma, una sovrapposizione felice che porta ad aperture di pensiero. Chiusa di contro, appare la visione di chi delega ad un provvedimento prefettizio, quindi del Ministero degli Interni, una materia delicata e sensibile soprattutto per i bambini come la registrazione dei figli di famiglie omogenitoriali all’anagrafe della città in cui risiedono. Così non va bene, signori politici!
Signora Primo Ministro, signora Capo dell’Opposizione, decidetevi a fare questa legge! Muovetevi insieme, fate valere la vostra empatia e lungimiranza di donne! Abbiamo bisogno di una legge di riferimento giusta e rispettosa della dignità e del benessere dei minori. Ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità, Onorevole Roccella, che valenza ha per lei il concetto di “pari opportunità”?
In ogni caso auguri alle mamme, britanniche e non! E auguri a tutti i papà!
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