Tutti i giorni, dal 23 luglio al 7 agosto, i Giochi Olimpici di Tokyo mi hanno fatto compagnia. Le gare le atlete e gli atleti, la loro gioventù e voglia di vivere e vincere la sfida, con se stessi in primis, con i colleghi, e perché no, con la maledizione del Covid, hanno dato respiro alle mie giornate. Anche se l’immagine delle mascherine ha spesso trattenuto quel respiro.
Ho gioito delle grandi vittorie italiane, mi sono dispiaciuta delle sconfitte, mi sono meravigliata delle stellari prestazioni di tanti atleti del mondo.
Ho letto e ascoltato, a volte con fastidio, a volte condividendoli, i commenti dei vari “cronisti” e tuttologi. Ho trovato superflui e strumentali molti servizi di contorno su mamme e papà orgogliosi, nonne balbettanti e riscatti sociali.
Alla fine della fiera, non posso non dire che queste Olimpiadi si dovevano fare, Covid o non Covid. O forse proprio per il Covid, per neutralizzarne gli effetti paralizzanti. Siamo da troppo tempo bombardati da giudizi e calcoli di tipo economico, tutti “soppesano” ciascun aspetto della vita o degli eventi sportivi in termini di costi-benefici economici, pochi evidenziano il salto culturale in avanti che i Giochi Olimpici fanno fare al genere umano.
Le Olimpiadi sono il ritratto di come le società cambino, si migliorino, aprano le loro prospettive e mentalità. Basti pensare che ai primi giochi di Olimpia-Grecia, solo gli uomini potevano partecipare. Da allora il cammino è stato lungo e diversificato, ma a chiusura dei giochi fa ancora emozionare la bandiera olimpica con i cinque cerchi e quella greca, simbolo di un grande passato i cui valori perdurano in questo tormentato presente e si arricchiscono di nuove conquiste umane e tecnologiche.
Le Olimpiadi sono e resteranno un esempio di globalizzazione “buona” che permette anche a noi Italiani di fare un passo avanti nella nostra maturità sociale, politica e personale. L’immagine di tale progresso sono le magnifiche atlete e i magnifici atleti in gara, con tutto le splendide persone che li hanno accompagnati verso i prestigiosi traguardi di questi giochi Olimpici.
Si, queste Olimpiadi si dovevano fare e il Giappone ne sarà orgoglioso anche se in termini di ritorno economico forse non è soddisfatto.
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