La quarta stagione della serie SKY GOMORRA non poteva concludersi in modo migliore.
Resta impressa una superba Patrizia-Cristiana dell’Anna, lacerata tra i suoi doveri di boss di Secondigliano e quelli di moglie e futura mamma. Bella, altera, violenta e indomabile. Ma capita tra le “grinfie” di uomini potenti: il giudice, il boss dei boss, il marito figlio di boss e solo apparentemente domato, altri boss piccoli e grandi. All’aeroporto surreale, tra luci e ombre suggestive, sogno di riscatto di Genny Savastano, accade l’inevitabile. La battaglia è finita. (ma non la guerra…)
Che dire di Genny Savastano, che figura, che bravo Salvatore Esposito ad interpretare il misto di furia, violenza, frustrazione e tenerezza di questo boss per nascita e dovere, padre premuroso di un figlio, forse predestinato anche dal suo nome, Pietro.
Anche per Genny, la serata in aeroporto rappresenta il climax, il turning point della vicenda e della sua vita, che culmina nella nuova dimora, in una sorta di autosegregazione.
Roberto Saviano, sceneggiatore della serie e autore del romanzo che l’ha ispirata, chiede ai suoi amici su Facebook, tra questi ci sono anche io, se deve far danzare ancora le sue dita sul computer per scrivere la quinta stagione. Ecco io qui gli rispondo qui, e dopo averlo coperto di affetto e complimenti gli dico che:
In sintesi, la Polizia ha fatto i suo dovere, la magistratura anche, i boss, piccoli e grandi hanno incontrato il loro destino. Io-spettatrice ho assistito ad un piccolo grande capolavoro di fiction e ancora ne sento l’effetto. A me sembra che si possa finire qui… Ma posso affermare con certezza che se ci sarà una quinta stagione di Gomorra, io non me la perderò!
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