una recensione che mi convince. che ne pensate?
Il giro del giorno in ottanta mondi del grande autore argentino è una miscellanea di pagine di diario, disegni, racconti brevi o lunghi, ritratti di artisti, riflessioni sulla letteratura: una sorta di autobiografia. Con una sola regola: sovvertire ogni ordine prestabilito, con la complicità del lettore.
È il 1967, un periodo di sperimentazione letteraria per Julio Cortázar – sono passati quattro anni dalla pubblicazione di Rayuela e l’anno seguente sarà la volta di Componibile 62 –, quando fa la sua comparsa nelle librerie rioplatensi Il giro del giorno in ottanta mondi (329 pagine, 18 euro). Nel titolo, che fa riferimento al romanzo del quasi omonimo Jules Verne, c’è la volontà di fare un viaggio intorno al mondo senza scomodarsi dalla scrivania: ne deriva un libro sovversivo, che rifiuta ogni etichetta e annulla del tutto la distinzione tra generi, creando scalpore in un ambiente letterario ancorato alle tradizioni. Cinquant’anni dopo la…
View original post 102 altre parole
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.